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Il chiarimento sulla cedolare secca per i negozi

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La Legge di Bilancio ha previsto la possibilità di assoggettare al regime della cedolare secca i canoni di locazione per i negozi. Ma come bisogna comportarsi per i contratti stipulati nel 2018?

Si può applicare la cedolare secca per i negozi a un contratto stipulato nel 2018? La domanda arriva all’Agenzia delle Entrate da un contribuente. Gennaro Napolitano, come di consueto, chiarisce il dubbio.

La legge di bilancio per il 2019 ha previsto la possibilità di assoggettare al regime della cedolare secca, con aliquota del 21%, i canoni di locazione derivanti da contratti aventi a oggetto unità immobiliari classificate nella categoria catastale C/1 (negozi e botteghe), di superficie fino a 600 metri quadrati (escluse le pertinenze) e le relative pertinenze locate congiuntamente.

La possibilità di optare per il regime dell’imposta sostitutiva, peraltro, è riconosciuta in relazione ai contratti stipulati nel 2019. Di conseguenza, non ci si può avvalere di questa facoltà per un contratto stipulato nel 2018 (articolo 1, comma 59, legge 145/2018).