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Il Cnappc si congratula con Napolitano e auspica un Governo che favorisca il rilancio

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La politica deve aiutare gli architetti italiani ad uscire dalla più grave situazione economica della loro storia, testimoniata dal recente rapporto sullo Stato della Professione


"Signor Presidente, a nome del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e degli architetti italiani tutti, Le porgo le più vive congratulazioni per la Sua rielezione alla massima carica dello Stato. Il Paese, chiamandola nuovamente alla Presidenza della Repubblica Italiana, ha voluto testimoniare che in Lei i cittadini e le forze politiche, sociali ed economiche vedono l'unico e vero baluardo ed argine ad una situazione generale sempre più complessa e grave".

Inizia così il messaggio che Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggi e Conservatori ha inviato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

"Il Suo, Signor Presidente - continua il messaggio -, sarà un settennato difficile, per certi versi drammatico: l'Italia dovrà saper reagire, rinascere dalle sue fondamenta minate da antichi vizi e da recenti mali. A Lei guardiamo con speranza e fiducia, convinti come siamo che le scelte che Lei sarà chiamato a fare e le decisioni che sarà chiamato ad adottare avranno come unico scopo il bene della nostra amata Italia".

"Astenendoci da qualunque e impropria valutazione di carattere politico - continua ancora -, speriamo però che la sua persuasione morale e istituzionale possa darci al più presto un Governo e un Parlamento nel pieno delle loro attività che possano aiutare anche gli architetti italiani ad uscire dalla più grave situazione economica della loro storia, come testimoniato dal recente rapporto sullo Stato della Professione".

"Grazie, Signor Presidente - conclude il messaggio -, per aver accettato il gravoso fardello che è stato posto sulle Sue spalle. Grazie per quanto farà per la comunità nazionale tutta. Guardi a noi - per quanto ciò possa Lei ritenere utile - come a cittadini che sono al Suo fianco, fieri - se chiamati - a dare il nostro contributo di idee e di proposte".