Il Conto Energia 2011-2013

Energie rinnovabili di Marco Zibetti
Il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico ch


Il 24 agosto 2010 è stato pubblicato in gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico che regola gli incentivi da riconoscere alla produzione di energia elettrica ottenuta da impianti fotovoltaici che entreranno in funzione nel triennio 2011-2013.

Il decreto prevede che possano beneficiare di tali tariffe gli impianti che entrano in esercizio a seguito di interventi di nuova costruzione, rifacimento totale o potenziamento, appartenenti a 4 categorie: impianti solari fotovoltaici, impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative, impianti a concentrazione, impiqanti fotovoltaici con innovazione tecnologica.

Tariffe previste per gli impianti solari fotovoltaici (€/KW)

Limite di potenza incentivabile: 3.000 MW
Durata incentivazione: 20 anni
Gli impianti dovranno avere una potenza nominale maggiore di 1 KW ad essere entrati in esercizio in data successiva al 31/12/2010 ed entro il 31/12/2013. Questa tipologia comprende impianti realizzati du edifici e altri tipi di impianti.

Per gli impianti entrati in esercizio dopo il 31/12/2011, le tariffe previste sono quelle della tabella "Impianti entrati in esercizo in data successiva al 31/08/2011 ed entro il 31/12/2011", decurtate del 6% annuo.

Impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative (€/KW)

Limite di potenza incentivabile: 3.000 MW
Durata incentivazione: 20 anni
Questa categoria include le installazioni che utilizzano moduli e componenti speciali espressamente realizzati per integrarsi e sostituire elementi architettonici.

Gli impianti dovranno avere una potenza nominale compresa tra 1 KWh e 5.000 ed essere entrati in esercizio in data successiva al 31/12/2010 ed entro il 31/12/2013.

Impianti a concentrazione (€/KWh)

Limitedi potenza incentivabile: 200 MW
Durata incentivazione: 20 anni
Gli impianti dovranno avere una potenza nominale compresa tra i 1KW e i 5.000 KW ed essere entrati in funzione in data successiva al 25/08/2010 ed entro il 31/12/2013.

Impianti fotovoltaici con innovazione tecnologica

Si tratta di impianti che utilizzano moduli e componenti caratterizzati da significative innovazioni tecnologiche, definite da un successivo provvedimento del Ministro dello Sviluppo Economico.

La parola a... Ing. Francesco Zorgno, AD Enfinity srl
 
1. Ing. Zorgno, qual è la Sua opinione in merito alla strategia di incentivazione per il fotovoltaico in Italia?
L’Italia continua ad avere uno dei sistemi di incentivazione più interessanti e la nostra situazione rimane sicuramente invidiabile dai nostri vicini europei, basti pensare alla situazione di Spagna, Germania, alle quali si è da poco aggiunta anche la Francia. Ciò non toglie il fatto che prendendo in considerazione solo il nostro paese, nonostante una riduzione delle tariffe, resa graduale dallo scaglionamento in tre quadrimestri nel 2011 e dei due anni successivi il risultato finale è che i tagli agli incentivi nel triennio 2011/2013 rimangono comunque considerevoli.
Gli ultimi mesi sono stati segnati da una fase di estrema vitalità, quasi una corsa contro il tempo per ottenere le tariffe incentivanti dell’attuale Conto Energia, contrapposta alla fase di incertezza e stallo che si era registrata nei mesi precedenti.

2. Il conto energia 2011-2013 è meno generoso del precedente. Come giudica questa scelta? 
E’ stata una scelta in linea con quelle che erano le aspettative degli operatori del mercato, scelta che può essere o meno condivisa. I tagli proposti sembrano tenere in considerazione il fattore della diminuzione dei costi legati al progresso tecnologico e alle economie di scala, anche se questo non è sufficiente per permettere al business di divenire del tutto autosufficiente alla fine del 2013.
La situazione per il prossimo triennio risulta essere maggiormente in linea con quella che è la tendenza di evoluzione del fotovoltaico nel nostro Paese; sono state introduttore nuove fasce di potenza all’interno dello schema degli incentivi, che permettono l’introduzione di nuove fasce di potenza il che riesce a garantire un sistema incentivante più equo e maggiormente legato alle reali esigenze dall’effettiva dimensione dell’impianto; inoltre i premi legati agli interventi innovativi e l’incremento del premio per chi installa pannelli su strutture che avevano coperture in amianto, riconoscono i costi non trascurabili legati allo sviluppo di nuove soluzioni e alla ricostruzione del tetto e relativo smaltimento dell’amianto.

3. Il calo delle tariffe incentivanti dovrebbe essere compensato dalla diminuzione del costo degli impianti. Come reagiranno le imprese?
Vi sarà la condivisione di una strategia che punta ad estendere il proprio business in tutte le regioni di Italia con una progressiva focalizzazione sugli impianti di piccola e media potenza. E’ una rotta dettata da un insieme di fattori che tengono conto del minor impatto ambientale, di tempi di realizzazione più rapidi e dell’estrema variabilità dei regimi tariffari. Oggi gli impianti di piccola taglia si stanno dimostrando più vantaggiosi sia sotto il profilo della sostenibilità che delle tariffe.
Si avrà anche una progressiva focalizzazione sugli impianti su copertura; di fatti l’installazione di pannelli sul tetto degli immobili rappresenta una soluzione ideale per molte regioni. Oltre a poter contare su un iter autorizzativo più semplice, e di conseguenza tempi di realizzazione certi, in molti casi è possibile offrire una soluzione completa che preveda la rimozione dell’amianto e rifacimento del tetto.
Il nuovo regime tariffario lascia spazio solo a operatori integrati, con le adeguate competenze per gestire ogni step del progetto: dall’investimento allo sviluppo, fino alla consegna dell’impianto chiavi in mano.

4. Quali saranno le principali sfide per l’industria del fotovoltaico in Italia?
Il mercato del fotovoltaico italiano si prepara ad affrontare sfide molto importanti, il cui esito potrebbe determinare ripercussioni significative anche sul volume di investimenti esteri nel nostro Paese. Al momento non si avvertono segni di flessione di interesse verso il mercato fotovoltaico italiano, anzi, con lo sviluppo del mercato dei tetti, l’evoluzione dei costi delle’elettricità, la generazione distribuita, s vivrà una stagione di successo .
Ci tengo comunque a sottolineare che gli operatori del settore dovranno lavorare per garantire lo sviluppo sostenibile di questo settore, cercando di assicurare una giusta redditività, senza speculazioni e sviluppando attività di supporto per il dopo III Conto Energia. Gli incentivi sono necessari per accompagnare questo mercato alla maturità e non per speculare su questo business



* Questo articolo è tratto da Comunicare Energia, N° 1 Gen-Feb 2011.

Comunicare Energia è il magazine multimediale e gratuito dedicato alle Energie da Fonti Rinnovabili e al Risparmio Energetico.

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