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Il Cresme registra un calo dei bandi e degli importi da inizio anno

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Le amministrazioni comunali si confermano al primo posto tra gli enti appaltanti, pur riducendo sia gli avvisi che i valori. Il risultato, infatti, si attesta a 1.636 (-11,8%) per 667 milioni (-34,3%)

Secondo i dati dell’osservatorio Cresme Europa Servizi, a Gennaio e Febbraio 2017 sono stati promossi 2.552 bandi, per un importo pari 2,289 miliardi. In paragone allo stesso periodo del 2016, il numero dei bandi ha perso il 15,2% e il valore il 15,4%.

Le amministrazioni comunali si confermano al primo posto tra gli enti appaltanti, pur riducendo sia gli avvisi che i valori. Il risultato, infatti, si attesta a 1.636 (-11,8%) per 667 milioni (-34,3%). Segue al secondo posto l’edilizia sanitaria, che ha promosso meno bandi (85, -14,1%), ma più ricchi (484 milioni + 135,7). Così come le aziende speciali che hanno pubblicato 161 bandi (-9%) per 267 milioni (+38,6%) e per l’edilizia abitativa con 61 appalti (-16%) dal valore totale di 70,8 milioni di euro (+52%). L’Anas ha totalizzato, invece, 59 bandi (+3,5%) per un totale di 89 milioni (+543%). Franano, invece, le opere ferroviarie con solo otto bandi (-82,6%) per 50,9 milioni (-80,3%).

Il Cresme registra, quindi, tutte in perdita le classi d’importo, tranne quella compresa tra 15 e 50 milioni. In tale fascia, infatti, a Febbraio sono state promosse 11 gare (un +22% rispetto al 2016) per 376 milioni (+73%). Viene poi sottolineato che per i bandi superiori ai 50 milioni il calo è stato del 28,6% per il numero (ovvero 5 bandi) e del 27,9% per il valore (esattamente 807 milioni).

Per quel che concerne le Regioni, la Lombardia si attesta al primo posto con 554 milioni per bandi andati in gara (+19,5%), al secondo posto la Toscana con 537 milioni (-4,8%), segue la Sicilia con 269 milioni (+3,19%). Ultimi posti, invece per Campania con 80 milioni (-75%), Lazio con 53 milioni (-45); Liguria con 27 milioni (-77%).