Il fotovoltaico italiano nel 2020

Energie rinnovabili di Marco Zibetti
Dott. Gert Gremes, Presidente GIFI/ANIE - Confindustria


In Italia, come in molti paesi membri dell'Unione Europea, l'energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici (FV) è incentivata attraverso il sistema del “Conto Energia” (CE). Il CE remunera economicamente il proprietario dell'impianto per ogni kWh prodotto dall'impianto stesso con una tariffa incentivante.

Dal 2005, anno in cui è entrato in vigore il primo CE, ad oggi sono sono stati ammessi a beneficiare della tariffa incentivante prevista dal CE più di 90.000 impianti FV per una potenza totale installata che supera i 1.500 MWp.

In Italia il fotovoltaico è in una fase di grande vitalità: continuando a credere nelle potenzialità di crescita di questo settore si potrà garantire al 2020 la creazione lungo tutta la filiera di almeno 90.000 posti di lavoro, oltre al mantenimento dei circa 20.000 già creati.

Nel 2009 il comparto ha generato circa 2,5 miliardi di Euro di investimenti e connesso alla rete elettrica nazionale oltre 720 MWp di impianti, facendo dell'Italia il secondo mercato mondiale, dopo la Germania. Ben 250 milioni di Euro sono entrati nelle casse dello Stato nel 2009 come IVA sugli investimenti. Altri 11,3 milioni di Euro sono stati risparmiati come contro valore delle emissioni di CO2 evitate e ulteriori 75,3 milioni di Euro per non aver acquistato energia elettrica sul libero mercato.

Le prospettive al 2020 sono altrettanto rosee. Un recente studio dell’Università di Padova dimostra che per raggiungere l’obiettivo di 15.000 MWp installati al 2020 (a cui corrisponderebbe una copertura del 5% circa del fabbisogno di energia elettrica nazionale) gli investimenti netti necessari per i prossimi 10 anni, coperti dalle bollette elettriche,  ammonterebbero a circa 2 miliardi di euro. Lo stesso studio dimostra che se consideriamo l’IVA sugli investimenti (stimabile in 521 milioni di euro), il risparmio sulle multe per emissioni di CO2 evitate (pari a 156 milioni di euro) e la riduzione della bolletta elettrica (quantificabile in 1,28 miliardi di euro), per le casse dello stato il saldo dei costi finali al 2020 si attesterebbe al di sotto dei 100 milioni di euro, cifra assolutamente sostenibile in considerazione dei risultati raggiunti.



* Questo articolo è tratto da Comunicare Energia, N° 1 Nov-Dic 2010.

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