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Il Governo non faccia passi indietro nell’efficienza energetica

Energie rinnovabili di
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Secondo il Coordinamento Free, l’Italia rischia di indebolire lo spirito e gli obiettivi della nuova Direttiva sull’efficienza energetica, obiettivo troppo spesso relegato al ruolo di Cenerentola

Il Coordinamento Free, Fonti rinnovabili ed efficienza energetica, che raggruppa 23 associazioni del settore, si associa alle posizioni espresse dalle aziende aderenti all’European Alliance to Save Energy (EU-ASE) in una lettera indirizzata al Ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, in merito alla posizione assunta lo scorso 18 e 19 maggio, nel corso del Consiglio informale dei Ministri dell’energia, relativamente alla proposta di riforma dell’articolo 7 della Direttiva europea sull’efficienza energetica, contenuta nel Clean Energy Package. Seppur favorevole ad innalzare l’obiettivo dell’efficienza energetica al 30% al 2030, l’Italia ha infatti manifestato ingiustificate e preoccupanti perplessità sulla proposta di estendere al 2030 l’impegno a ridurre dell’1,5% le vendite medie annue di energia ai clienti finali, prevista dall’articolo 7 della Direttiva.

In questo modo, infatti, l’Italia rischia di indebolire lo spirito e gli obiettivi della nuova Direttiva sull’efficienza energetica, obiettivo troppo spesso relegato al ruolo di Cenerentola nel quadro delle norme relative al settore energetico, mentre rappresenta uno strumento potenzialmente decisivo per garantire lo sviluppo sostenibile e il rilancio del settore edilizio.