Negli ultimi anni le costruzioni in legno in Italia hanno ampliato notevolmente la loro quota di mercato, pur in uno scenario che vede un’ininterrotta contrazione degli investimenti in edilizia. Ne parliamo con l’Arch. Michael Obermaier, responsabile design e innovazione di Wolf Haus.
1) Architetto, qual è il vostro giudizio su questa particolare fase di mercato, che segna una “riscoperta” del legno come materiale per l’edilizia?
In realtà il legno è sempre stato il materiale più utilizzato in edilizia poiché forse è anche il più antico, quello che lega profondamente la sua storia con quella dell’uomo, dalla ricerca di un rifugio risalente all’alba dei tempi, alla costruzione di veri e propri monumenti dell’architettura, fino ad arrivare al suo impiego nell’edilizia moderna, nella quale questa “rinascita” è legata profondamente all’essere riusciti a coniugare le conoscenze e le tradizioni artigianali del legno che costituiscono tutta la cultura e la sua storia con l’aspetto più innovativo, rappresentato dallo sviluppo tecnologico che le applicazioni del legno nell’edilizia moderna hanno introdotto soprattutto nel campo dell’efficienza energetica.
2) In questo contesto, il mercato italiano dell’edilizia in legno vede l’affacciarsi di una serie di nuove aziende. È un trend positivo?
Questo dato da una parte certifica lo stato di salute di un settore che è in netta crescita rispetto alla crisi che sta conoscendo l’edilizia tradizionale da alcuni anni, ed è un bene che ci sia maggiore concorrenza poiché aiuta a crescere, sviluppando nuove idee e nuovi progetti per fare sempre meglio. Però bisogna anche stare attenti nel saper distinguere le aziende che lavorano il legno con grande attenzione per la qualità del prodotto e dei processi tecnologici, da quelle che vedono magari solo un business in cui tuffarsi.
3) Quali sono a vostro parere i pregiudizi maggiori che ancora frenano i committenti e i progettisti nell’impiego di soluzioni costruttive in legno?
Il pregiudizio più grande è rappresentato dalla scarsa conoscenza del legno come materiale ideale per l’edilizia, e di come utilizzarlo al meglio sia nelle costruzioni per l’edilizia residenziale che in quelle rivolte al settore industriale. In Italia fino alla prima guerra mondiale avevamo una grandissima conoscenza del legno e del suo impiego, e i progettisti e gli artigiani italiani erano all’avanguardia nel mondo. Dopodiché con l’avvento del cemento si è smesso di studiare il legno nelle scuole, e soprattutto nelle università.
Solo adesso si sta tornando a capire quanto questo materiale abbia caratteristiche così uniche per versatilità architettonica e progettuale, per efficienza energetica e per sicurezza sismica. E quindi sta ritornando in auge anche nelle Università italiane, fra gli architetti e gli ingegneri che lo stanno riscoprendo, e fra i committenti che stanno apprezzando l’affidabilità e la velocità delle costruzioni in legno. Nei marcati nordici l’80% delle costruzioni civili vengono realizzate con stuttura in legno.
4) Il mercato è molto sensibile e attento verso i cosiddetti edifici “a energia quasi zero”. Quali sono le soluzioni ecosostenibili che proponete?
Alla Wolf Haus crediamo da sempre nello sviluppo di nuove idee e nuove tecnologie. E soprattutto pensiamo che l’unico modo di guardare al futuro è di portarlo nel presente. E’ per questo che abbiamo creato un team di ricerca e siamo riusciti nell’impresa di rendere realizzabile un concetto abitativo che superasse anche gli edifici a consumo quasi zero anticipando di molti anni le direttive europee per il 2020: è così che è nata CasaEnergyPiù, la casa che produce più energia di quanta ne consuma, un concetto rivoluzionario per il settore dell’edilizia e anche per quello energetico. E siamo molto soddisfatti perché abbiamo reso questo sistema costruttivo accessibile alla platea di un vasto pubblico, e non solo a pochi eletti.
5) Come si articola la vostra strategia di comunicazione nei confronti di privati e nei confronti dei professionisti?
Per tradizione noi comunichiamo solo ciò che realmente realizziamo. Quindi a livello di qualità di prodotto la nostra comunicazione è imperniata sull’innovativo concetto di CasaEnergyPiù, che rappresenta un qualcosa di unico nel panorama edilizio. Vogliamo far conoscere e capire cosa significa costruire in bio-edilizia: sia per i professionisti che per i privati noi rappresentiamo la soluzione che facilita la vita.
Nel caso del professionista chiunque lavori con la nostra tecnologia scopre presto quanto sia creativo e quante soddisfazioni possa rendere nel progettare e lavorare con il nostro sistema costruttivo, allo stesso modo possiamo mostrare orgogliosi l’altissimo grado di soddisfazione di tutte le persone e le famiglie che abitano una nostra casa oppure lavorano e vivono in un edificio costruito da noi. La nostra mission è quella di costruire luoghi che rendano più semplice la vita sia dal punto di vista del comfort che per quanto riguarda il risparmio energetico.