Il mercato delle imprese italiane del settore Energia

Energie rinnovabili di Marco Zibetti
In un contesto generale negativo, il trend delle imprese dell’energia rimane positivo. Si registra una decelerazione, ma il numero è comunque in aumento

Il contesto in cui operano le imprese italiane registra un rallentamento del commercio internazionale e dell’economia dell’area euro. Nel primo trimestre del 2018 l’economia italiana è cresciuta allo stesso ritmo dei trimestri precedenti, ma l’indicatore anticipatore elaborato dall’Istat, pur rimanendo su livelli elevati, evidenzia una decelerazione. Le esportazioni e la produzione del settore manifatturiero registrano alcuni segnali rallentamento. L’occupazione è tornata ad aumentare, l’inflazione si conferma moderata e in ripiegamento. Nei primi mesi del 2018, la fiducia delle imprese è su un sentiero di discesa, con l’indice che ad aprile 2018 segna una flessione del 3,4% rispetto al massimo di ottobre 2017 ed un calo dell’1,7% rispetto ad un anno prima.

In tale contesto, ad aprile 2018 le imprese attive totali sono invariate rispetto ad un anno prima, combinazione di una flessione delle imprese del Manifatturiero e Costruzioni (-0,9%), del Commercio (-0,7%) e dell’Agricoltura (-0,4%) a fronte di un aumento per i Servizi non commerciali (+1,5%) e per l’Energia elettrica e gas (+3,5%). Il trend delle imprese dell’energia rimane quindi positivo, ma è in decelerazione: segnava un +4,0% un anno prima e un +4,8% due anni prima.

Come è noto sulla dinamica delle imprese dell’energia ha influito l’installazione e la gestione di impianti da fonte rinnovabili. Negli ultimi dodici mesi la produzione di energia elettrica, secondo i dati Terna, scende dello 0,8%; la flessione è tutta determinata dal calo dell’11,7% dell’idrico mentre è stazionaria la produzione termica e cresce del 5,8% la produzione da rinnovabili al netto dell’idrico, sostenuta dall’aumento dell’8,0% dell’eolico e del 6,1% del fotovoltaico, in controtendenza rispetto ai dodici mesi precedenti, nei quali la produzione da solare scendeva del 5,6%.

Ad aprile 2018 le imprese attive nell’Energia salgono a 11.671 unità e rappresentano lo 0,23% del totale; l’incidenza più elevata di imprese dell’Energia si osserva in Trentino Alto Adige (1,53%), Valle d’Aosta (0,74%), Basilicata (0,39%), Umbria (0,33%) e Marche (0,32%).

La crescita delle imprese dell’energia è diffusa sul territorio: gli aumenti più accentuati - più che doppi rispetto alla media nazionale - in Liguria (+9,5%), seguita da Trentino Alto Adige (+9,2%), Calabria (+8,9%), Valle d’Aosta (+8,0%) e Umbria (+7,2%). In controtendenza Toscana (-1,9%), Friuli Venezia Giulia (-3,4%), Marche (-4,0%) e Molise (-5,1%).

Nel confronto europeo in Italia si osserva una maggiore vocazione alla piccola impresa nel settore dell’Energia elettrica e gas. Sulla base degli ultimi dati resi disponibili da Eurostat la quota di addetti nelle piccole imprese del settore della Produzione di energia in Italia è del 19,2%, il doppio del 9,5% medio dei maggiori Paesi UE e il triplo rispetto al 6,5% di Germania e Regno Unito e al 6,2% della Francia; tra i maggiori Paesi europei solo la Spagna, con il 27,3%, presenta un peso delle piccole imprese nell’occupazione del settore energetico superiore a quello dell’Italia.


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