Sul fronte degli immobili per l’impresa si apre un nuovo scenario: tra chi punta ai rendimenti e chi cerca il cambio d’uso, le tendenze si fanno sempre più strategiche. Vediamo cosa sta succedendo.
Il primo trimestre del 2025 racconta un mercato degli immobili per l’impresa diviso in due: da un lato il commercio che cresce, dall’altro uffici e capannoni che faticano. Secondo l’Agenzia delle Entrate, elaborata dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, l’unico segmento in crescita è quello degli immobili a uso commerciale, che segnano un +8,1%. In un clima di incertezza, il negozio si conferma un investimento apprezzato: il rendimento annuo lordo sfiora il 9-10% e, soprattutto nelle grandi città, in molti acquistano pensando già a un possibile cambio d’uso in residenziale.
Nel 2024, il 44% delle compravendite gestite dalla rete Tecnocasa aveva finalità d’investimento. Nelle metropoli il mercato è stabile, ma Napoli, Torino, Bari e Roma mostrano segnali positivi. Torino, in particolare, registra diversi casi in cui il negozio diventa abitazione.
Immobili per l’impresa: il mercato segmento per segmento
In sofferenza il segmento uffici, in calo del 5,9% a livello nazionale. Il dato è più critico nelle dieci grandi città: -16,6%. Roma e Milano segnano forti contrazioni (-40,2% e -34,0%), complice anche il buon andamento del trimestre precedente. Torino sorprende con un +142,8%, ma spesso dietro l’acquisto c’è la volontà di convertire l’immobile in residenziale. La domanda, comunque, si concentra su uffici di nuova costruzione.
Più stabile la situazione per i capannoni: poche variazioni, offerta scarsa e spesso datata. Le imprese solide provano ad acquistare e riqualificare, cercando margini sul prezzo. Nella logistica, la carenza di prodotto porta spesso a investire direttamente su terreni, con costruzioni su misura commissionate.
Il panorama degli immobili per l’impresa è in evoluzione: chi investe oggi non guarda solo al mattone, ma a come trasformarlo.