La fotografia aggiornata dei mutui delle famiglie racconta un mercato immobiliare in movimento, sospinto da nuovi equilibri e da una generazione che sta cambiando le regole del gioco.
I numeri raccolti da Kìron Partner SpA mettono in luce una dinamica che va oltre le semplici percentuali e che rivela come l’accesso al credito stia evolvendo, aprendo scenari interessanti per chi osserva da vicino le trasformazioni del settore.
Secondo l’analisi condotta sulla base dei dati Banca d’Italia, nel secondo trimestre 2025 lo stock complessivo dei mutui destinati all’acquisto della casa raggiunge i 387,8 miliardi di euro, evidenziando un incremento dell’1,15% rispetto ai primi tre mesi dell’anno. Il confronto annuo mostra un andamento ancora più marcato: tra il secondo trimestre 2024 e lo stesso periodo del 2025 l’aumento arriva al 3,2%.
Immobiliare: perché lo stock di mutui cresce
A incidere su questa crescita è soprattutto l’impennata delle nuove erogazioni registrata nella prima metà del 2025, superiore del 40% rispetto allo stesso intervallo del 2024. Come sottolinea il Presidente di Kìron Partner SpA, Oscar Cosentini, “la crescita è sostenuta dal calo dei tassi di interesse”, che ha favorito la ripresa della domanda, dopo i picchi raggiunti nel 2023. Ma non solo: un ruolo decisivo lo sta giocando la Generazione Z, che grazie al rinnovo delle garanzie statali ha trovato condizioni più favorevoli per accedere al mutuo prima casa.
La maggiore presenza dei più giovani tra i richiedenti sta portando una trasformazione culturale: il mutuo non viene più vissuto come un peso, ma come uno strumento per definire un progetto di vita. Un cambio di prospettiva che contribuisce a rafforzare il dinamismo del mercato e a delineare una fase nuova per il settore del credito abitativo.