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Immobiliare: come va il segmento non residenziale?

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Immobiliare: come va il segmento non residenziale?
Il 2024 è stato un anno di rilancio per il mercato immobiliare non residenziale, con numeri in crescita e nuove opportunità per chi vuole investire

Il settore immobiliare non residenziale torna protagonista nel 2024, con segnali di ripresa diffusi e solidi. Se stai cercando informazioni su come si sta muovendo il mercato, questo è il momento giusto per approfondire: gli ultimi dati fotografano una crescita che riguarda l’intero comparto, dal produttivo al commerciale, passando per gli uffici. Numeri e tendenze che raccontano un settore in evoluzione, sempre più centrale per investitori, aziende e professionisti.
Secondo il Rapporto immobiliare 2025 dell’Agenzia delle Entrate (realizzato in collaborazione con Assilea), le compravendite di immobili a destinazione terziaria, commerciale e produttiva hanno superato quota 73mila, segnando un +5,1% rispetto al 2023. Il segmento più dinamico è quello produttivo, che cresce del 6,5%, seguito dai negozi (+5,3%) e dagli uffici (+2,9%).

Negozi in crescita in tutta Italia

Le transazioni nel settore retail superano le 43mila unità, circa 2.100 in più rispetto al 2023. A trainare sono il Nord Est (+6,8%) e il Nord Ovest (+5,7%), ma tutte le aree geografiche registrano variazioni positive. Il patrimonio immobiliare censito nelle categorie C/1 e C/3 (negozi e laboratori) sfiora i 2,5 milioni di unità.

Uffici, il mercato si riprende

Dopo la flessione dell’anno precedente, le compravendite di uffici tornano a crescere: +2,9%, pari a 13.633 transazioni. A sostenere l’aumento sono il Centro (+6,3%), il Sud (+7,8%) e il Nord Est (+3,1%). Oltre la metà dello stock di uffici italiani (categoria A/10) si concentra al Nord.

Capannoni e industrie: segno più

Il comparto produttivo conferma il trend positivo, con un +6,5%. Lombardia in testa per numero di scambi (4.565), seguita dalla Campania, che registra la crescita più rilevante (+11,2%). Lo stock nazionale di immobili delle categorie D/1 e D/7 è di oltre 830mila unità, con il 60% al Nord.

Leasing immobiliare in evoluzione

Nel 2024 sono stati stipulati 2.592 contratti di leasing, per oltre 3 miliardi di euro (+5,3% in valore, nonostante un calo delle operazioni). Il valore medio dei contratti sale a 1,17 milioni di euro. Il segmento degli immobili finiti e di fascia alta (sopra i 2,5 milioni) è in forte crescita (+9,1%), con una domanda sempre più solida da parte di PMI e artigiani.