Immobiliare: dove comprano casa gli italiani?

di Marco Zibetti
Il mercato immobiliare del 2024 mostra nuovi equilibri: sempre più residenti scelgono l’hinterland spinti da prezzi e qualità abitativa. Tutti i dati

I dati sul mercato immobiliare continuano a fornire preziose informazioni, con numeri che mostrano dinamiche nuove tra città e provincia. Sempre più famiglie scelgono di lasciare i grandi centri per spostarsi nell’hinterland, spinte dai prezzi in crescita e dal desiderio di una migliore qualità abitativa. Un trend che ridisegna la geografia delle compravendite e che racconta come sta cambiando il modo di vivere e investire nella casa. Scopriamo di più.
Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, il 2024 si è chiuso con 224.275 transazioni nei Comuni capoluogo, in aumento dell’1,3% rispetto al 2023. Stesso incremento per i Comuni non capoluogo, che passano da 489.096 a 495.303 compravendite.
L’analisi del Gruppo Tecnocasa conferma il quadro: cresce la quota di residenti nelle grandi città che comprano in provincia, arrivata al 24,6% (23,1% nel 2023 e 18% nel 2019). Parallelamente scende la percentuale di chi resta in città: 64,3% nel 2024, contro il 74,4% del 2019.

Immobiliare: gli spostamenti di chi compra casa, città per città

Le differenze emergono osservando le singole realtà. A Milano, Roma, Napoli e Torino gli spostamenti verso l’hinterland hanno registrato forti rialzi: Milano sale dal 21,2% del 2019 al 28,5% nel 2024, Roma dal 7,6% al 13,8%, Napoli dal 16% al 27% e Torino dal 24,5% al 41,8%. Nel capoluogo lombardo pesano i valori record: +37,1% in sei anni, con una media di 4.462 euro/mq, mentre in provincia l’aumento è stato del 17,5%. Roma segue con 3.169 euro/mq. A Torino lo spostamento è legato soprattutto alla ricerca di una qualità di vita più alta.
Scenario diverso per Palermo, Bari e Genova, dove le compravendite restano concentrate in città: tra l’80% e il 90%. I prezzi più bassi (1.136 euro/mq a Palermo, 1.654 a Bari e 1.121 a Genova) spiegano la minore attrattiva della provincia, anche se a Genova si nota un recente incremento di acquisti fuori città, frenato però dai costi più alti dei Comuni turistici.
A Verona, Firenze e Bologna i flussi verso l’hinterland risultano in calo rispetto al 2019. Bologna si distingue: nel 2024 il 43,4% dei residenti ha comprato in provincia, il 16,8% in altre province emiliane e il 2,7% in altre regioni.
Un dato rilevante: lo studio considera solo abitazioni principali, escludendo acquisti per investimento e seconde case.


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