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Immobiliare: i dati sulle città con la miglior qualità di vita

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Immobiliare: i dati sulle città con la miglior qualità di vita
Uno studio del mercato immobiliare focalizza la sua attenzione sulle città recentemente individuate come quelle dove la qualità della vita è più alta

Quando si parla di qualità della vita, la fotografia dell’Italia che emerge dagli ultimi dati incrocia inevitabilmente il destino del mercato immobiliare. Alcune città non solo svettano nelle classifiche, ma mostrano dinamiche che raccontano come stili di vita, investimenti e progetti urbani stiano ridisegnando interi territori. Approfondiamo la questione grazie a un’analisi del Centro Studi del Gruppo Tecnocasa.
Trento guida la graduatoria e continua a confermarsi un mercato vivace: nel primo semestre i prezzi sono saliti dello 0,9%. Nel centro storico spiccano immobili d’epoca del Sette-Ottocento, venduti a 4500-4800 €/mq e, nelle zone più pregiate come piazza Duomo, anche a 8000 €/mq. Qui si muovono soprattutto investitori legati all’affitto universitario. Domanda stabile anche nell’area sud e a Povo, trainata dalla presenza del polo accademico e della ricerca.
A Udine, invece, i valori segnano -1,6%. Nel quadrante nord gli investitori guardano alla vicinanza con ospedale e facoltà. Completata la riqualificazione dell’ex “Birreria Dormisch”, destinata a ospitare un polo scolastico e un auditorium, mentre il cuore storico si sviluppa intorno a piazza San Giacomo e via Mercato Vecchio, dove acquistano professionisti con budget medio-alti.
Bologna continua il suo percorso di crescita (+1,0%). La domanda è sostenuta dall’università e dagli studenti, con diversi progetti di student housing in corso. Il centro vede ancora interesse da parte di chi investe in affitti brevi e universitari. San Donato resta uno dei quartieri più dinamici grazie alla vicinanza con Fiera, ateneo e ospedale S. Orsola. Procedono anche gli interventi sulla nuova linea tramviaria e il “Centro Meteorologico”.
A Bergamo i valori salgono dello 0,5%, soprattutto in Città Alta e nel centro, dove si concentrano immobili di pregio e investitori esteri. Bene anche Borgo Palazzo, Broseta e Campagnola, sostenuti dalla facilità di collegamento garantita dall’aeroporto di Orio al Serio.
A Treviso la crescita è spinta dalle nuove costruzioni tra Fiera e Stadio, con quotazioni di 4000-5000 €/mq nelle soluzioni affacciate sul Sile. Le ciclabili lungo il fiume e la presenza dell’aeroporto, unite al turismo e alla componente universitaria, alimentano la domanda di locazioni.
Verona registra +2,5% e una sostanziale tenuta del centro storico, dove il segmento di prestigio tocca 6000 €/mq nelle posizioni più panoramiche. A Veronetta e in zona Stadio crescono gli investimenti orientati a turismo e studenti. La città è inoltre interessata da lavori viabilistici legati alle Olimpiadi.

Immobiliare: come sta andando a Milano?

Milano si ferma a +1,4% con tempi medi di vendita a 84 giorni. Il centro mantiene attrattività anche per acquirenti stranieri, mentre le periferie brillano grazie ai progetti di rigenerazione: Corvetto, Santa Giulia, Rogoredo, Niguarda, Maciachini, Affori e le aree attorno alla Bovisa. Crescono anche San Siro, Città Studi e piazza Udine. In spinta i quartieri coinvolti dagli sviluppi di Cascina Merlata.
Padova mostra un incremento del 2,7%. Il centro attira soprattutto investitori per affitti agli studenti, con punte di 5000-6000 €/mq nelle zone più prestigiose. La nuova tramvia interesserà diversi quartieri, tra cui Chiesanuova, San Girolamo, San Giuseppe e Forcellini, mentre la Stanga si prepara all’arrivo del nuovo ospedale.
Infine Parma, in crescita del 2,5%, conferma una domanda sostenuta dalla presenza universitaria. Bene Cittadella e Barilla Center, così come i quartieri più verdi - Coloreto, Malandriano, Mariano - e l’area residenziale di Sidoli.