Immobiliare: le novità sul mercato degli affitti per studenti

di Marco Zibetti
Il segmento del mercato immobiliare dedicato agli studenti cresce: facciamo il punto su affitti, bilocali e soluzioni abitative nelle città universitarie

Il settore immobiliare legato alle città universitarie è oggi uno dei più dinamici in Italia. Quasi due milioni di iscritti negli atenei italiani, di cui oltre 133 mila provenienti dall’estero, generano una domanda crescente di posti letto e soluzioni abitative. Un bacino enorme che alimenta un mercato in continua evoluzione, dove le opportunità per proprietari e investitori non mancano.
Secondo i dati 2023/2024, circa un quarto degli studenti è fuori sede. “Questi numeri - afferma Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa - evidenziano l’ampiezza della domanda di alloggi per studenti”. Oggi in Italia si contano circa 85 mila posti letto in strutture pubbliche convenzionate, atenei e operatori privati, che dovrebbero superare le 100 mila unità entro il 2027, grazie ai nuovi progetti di student housing nelle principali città universitarie.
Chi non riesce ad accedere a queste sistemazioni si orienta verso il mercato privato, dove negli ultimi anni l’offerta si è contratta anche a causa degli affitti brevi, con canoni in aumento. Non di rado le famiglie scelgono di acquistare un immobile per i figli, trasformando la spesa in un investimento.
L’analisi delle agenzie del Gruppo Tecnocasa evidenzia che nel 2024 il 7,9% dei contratti di locazione stipulati in Italia riguarda studenti universitari, quota che sale al 13,9% nelle grandi città, con picchi del 22% a Torino e del 18,5% a Milano. “L’interesse dei ragazzi - prosegue Megliola - è rivolto a camere singole arredate e ben collegate agli atenei; la qualità abitativa e i servizi di quartiere incidono sempre più nella scelta”. La presenza di trasporti rapidi, come la metropolitana, spinge la domanda anche verso zone non immediatamente adiacenti alle sedi universitarie.

Dopo il boom degli affitti turistici, il ritorno a quelli tradizionali

Il 2025 registra un fenomeno interessante: in alcune città l’eccesso di offerta nel settore turistico sta riportando i proprietari agli affitti tradizionali, con gli studenti in primo piano come target di riferimento. Anche gli investitori mostrano maggiore attenzione a questo segmento. Roma e Torino, nei primi mesi del 2025, hanno visto crescere la quota di locazioni destinate agli universitari.
La tipologia di contratto più usata resta quella a canone transitorio (circa 70%), ma aumentano i canoni liberi (23,8%), mentre solo il 6,1% dei casi riguarda il canone concordato. Gli studenti affittano soprattutto bilocali (29,9%), seguiti da trilocali (27,9%), monolocali (18,2%) e abitazioni con quattro locali (15,5%), spesso condivise per contenere i costi. L’82,3% degli inquilini ha tra i 18 e i 34 anni.


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