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Immobiliare: perché in Italia non decolla?

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Mentre negli altri Paesi europei i segnala una crescita importante dei prezzi delle case, in Italia questi continuano a scendere. Ecco i motivi, secondo Confedilizia

Non arrivano buone notizie dall’Eurostat. L’Ufficio statistico dell’Unione Europea conferma, anche nel secondo trimestre del 2019, la discesa dei prezzi delle case. Nel resto del Continente, invece, si segnala una crescita del 4,2%. Ma quali sono i motivi del perdurare di queste difficoltà? Confedilizia prova a a individuarli.

“La tendenza è talmente conclamata - ha dichiarato il presidente Giorgio Spaziani Testa - che ormai Eurostat fa ‘copia e incolla’ quando diffonde le statistiche sui prezzi delle case in Europa. Ha già la frase pronta: ‘…while prices fell in Italy’. Nonostante questo, il nostro Parlamento e il nostro Governo non sembrano aver colto la gravità della situazione”.

Perché l’immobiliare stenta a ripartire?

“Nella nota di aggiornamento del Def, infatti, non abbiamo letto nulla in merito a propositi di rilancio del settore immobiliare. Grazie a Confedilizia è stata ritirata l’idea di una riforma del catasto, raccomandata dalla Commissione europea al fine di aumentare la tassazione sugli immobili, ma è solo uno scampato pericolo: la patrimoniale Imu-Tasi da 22 miliardi l’anno va ridotta, anche per stimolare i consumi, altro che aumentata”.

“Al contrario, si legge di progetti di ridurre gli incentivi per le ristrutturazioni immobiliari (l’unico sistema che ha consentito di muovere il settore negli ultimi anni) e non si sono ancora ricevute rassicurazioni sulla stabilizzazione della cedolare secca per gli affitti, nonostante lo stesso Governo abbia scritto nella Nadef che si tratta di un formidabile disincentivo all’evasione”.