Il mercato immobiliare continua a offrire una lettura preziosa dei cambiamenti in corso nelle città italiane. Le scelte dei potenziali acquirenti rivelano infatti come si stiano ridefinendo priorità, possibilità economiche e aspettative. Uno scenario in parte prevedibile, in parte sorprendente, che merita attenzione per comprendere dove si sta muovendo davvero la domanda.
L’analisi dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa mostra che la quota più consistente di richieste si concentra nellafascia di spesa più contenuta, quella fino a 119 mila euro, che raccoglie il 23,6% delle preferenze. Un risultato sostanzialmente allineato a quanto osservato a inizio anno e accompagnato da percentuali molto simili anche nelle due fasce successive. Il quadro generale è quindi quello di una distribuzione equilibrata nelle prime tre classi di budget.
Immobiliare: la disponibilità di spesa nelle grandi città?
Nelle città più costose del Paese, però, emergono dinamiche differenti. A Milano e Roma la fascia tra 250 e 349 mila euro risulta la più ricercata, con valori rispettivamente pari al 25,5% e al 25%. Nel capoluogo lombardo si registra inoltre un lieve aumento dello 0,6% rispetto ai mesi precedenti. Di tutt’altra natura il caso di Genova, dove la disponibilità economica più bassa domina in modo evidente: il 61,8% degli interessati dichiara un budget massimo di 119 mila euro.
Guardando ai capoluoghi di regione che non rientrano tra le grandi città, la situazione conferma una forte prevalenza di budget ridotti: il 42,9% dei potenziali acquirenti indica una disponibilità inferiore a 119 mila euro, dato stabile rispetto all’inizio del 2025. In alcune realtà il fenomeno è particolarmente marcato, come a Perugia (67,7%) e soprattutto a Campobasso, che raggiunge il 77,3%.
Un quadro articolato, quindi, che racconta un mercato in cui capacità di spesa e differenze territoriali si intrecciano in modo sempre più evidente, come evidenziato dall’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa.
