Il mercato immobiliare italiano mostra segnali chiari di trasformazione: più giovani sul mercato, una crescente attenzione all’efficienza energeticae una domanda di locazioni flessibili stanno ridisegnando le dinamiche delle compravendite e degli affitti. L’analisi condotta dal Gruppo Tecnocasa su oltre 24 mila compravendite e quasi 5.000 contratti di locazione nel primo semestre 2025 rivela tendenze importanti che riflettono nuovi bisogni e preferenze degli italiani.
L’analisi sociodemografica delle compravendite
La casa principale resta il principale obiettivo d’acquisto, con oltre il 75% delle transazioni, mentre gli investimenti arretrano al 18%, dopo i picchi vicini al 20% registrati tra 2023 e 2024. Le case vacanza rappresentano il 6,6%, confermando un ridimensionamento costante. Milano mantiene il primato degli acquisti per investimento al 30%.
Il trilocale rimane l’immobile più richiesto a livello nazionale (34%), seguito da soluzioni indipendenti e semindipendenti (21%), mentre cresce l’interesse per i quattro locali. Nella metropoli lombarda, invece, dominano bilocali (49%) e trilocali (29%).
La sensibilità verso le classi energetiche elevate continua a salire: in Italia, le classi C-D-E passano dal 22% al 24%, mentre A-B crescono dal 7,7% all’8,4%. A Milano le soluzioni ad alta efficienza energetica raggiungono il 7,7%.
L’età media degli acquirenti scende a 43,1 anni, con Milano più giovane (41,8 anni). I single tornano a guadagnare terreno, passando al 33% delle transazioni nazionali e al 46% nella città meneghina.
Si consolida la fuga dalle grandi città verso province o periferie: il 38,5% degli acquirenti nazionali ha comprato fuori dal Comune di residenza, quota che a Milano sale al 57,6%, attratti da prezzi più contenuti e soluzioni più ampie, spesso con spazi esterni o nuove costruzioni.
Il punto sulle locazioni
Nel settore degli affitti, famiglie, coppie e single rappresentano quasi il 70% delle stipule, con lavoratori trasfertisti al 25% e studenti al 5%. A Milano, i contratti per lavoratori trasferiti salgono al 39% e quelli per studenti al 15%, mentre gli affitti per scelta abitativa coprono il 46%.
Cresce il peso dei contratti transitori, vicini al 29% del totale, mentre il canone concordato resta stabile intorno al 30% e il libero il più diffuso (41%). Nella capitale economica lombarda, i contratti transitori dominano con il 47,6%, seguiti dai contratti a canone libero (42%), mentre quelli a canone concordato registrano un’impennata dal 1% al 10% in pochi anni.