Immobiliare: tutti i dati sul mercato delle case indipendenti

di Marco Zibetti
Cresce l’interesse del mercato immobiliare per case indipendenti e semindipendenti: andiamo a scoprire i dati, le tendenze e il profilo degli acquirenti

Il mercato immobiliare continua a premiare le abitazioni indipendenti e semindipendenti. Nel 2024 queste tipologie rappresentano il 21,4% delle compravendite. Una quota più alta rispetto al 2019 (19,1%), prima della pandemia, e sostanzialmente stabile rispetto agli ultimi due anni, segno che la domanda per questo segmento resta sostenuta.
Secondo i dati dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, le metrature più richieste sono comprese tra 101 e 150 mq, con il 28,8% delle transazioni, seguite dai tagli tra 151 e 200 mq (22,7%) e da quelli tra 51 e 100 mq (20,7%). In lieve aumento le vendite di immobili oltre i 250 mq rispetto al 2023, a conferma di un interesse crescente per spazi più ampi.
Dal punto di vista energetico, nel 2024 l’8,1% delle abitazioni indipendenti acquistate appartiene alle classi A e B, in aumento rispetto al 6,2% dell’anno precedente. Le classi intermedie (C, D, E) rappresentano il 15,8%, mentre la maggior parte resta in F e G (76,1%).
La funzione d’uso è perlopiù quella di abitazione principale (77,8%), seguita dagli acquisti per investimento (12,4%) e dalle case vacanza (9,7%). Chi investe punta soprattutto su rustici da trasformare in B&B, agriturismi o strutture ricettive. La composizione della domanda rimane simile al 2023.

Chi sono gli acquirenti di case indipendenti? E come comprano?

Sul fronte anagrafico prevalgono gli acquirenti tra 35 e 44 anni (28,8%), seguiti dagli under 34 (26,5%, in crescita) e dai 45-54enni (23,5%). Le famiglie rappresentano il 79,8% degli acquirenti, mentre i single il 20,2%: dato in leggero calo rispetto al 2023, ma comunque superiore ai semestri precedenti.
Oltre la metà delle compravendite avviene senza ricorso al mutuo (52,8%), mentre il 47,2% ricorre al credito, quota in ulteriore contrazione. Si mantiene elevata anche la presenza di acquirenti stranieri: nel 2024 costituiscono il 15,6% delle transazioni (contro il 16,1% del 2023), spinti soprattutto dall’interesse per le case vacanza nelle località turistiche italiane.


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