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In vigore il DM sull’edilizia residenziale pubblica. Ma cosa prevede?

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Ripartiti tra le Regioni i fondi per l’attuazione del programma di recupero e razionalizzazione di immobili ed alloggi di edilizia residenziale pubblica

Nuova linfa all’edilizia residenziale pubblica. È in Gazzetta Ufficiale il decreto a firma del Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, che stabilisce il riparto tra le Regioni dei fondi per l’attuazione del programma di recupero e razionalizzazione di immobili ed alloggi.

Le risorse, ripartite con l’intesa tra le Regioni in sede di Conferenza unificata, ammontano a 321,11 milioni di euro e saranno destinate ad interventi di manutenzione straordinaria il cui importo non superi i 50.000 euro per ogni singolo alloggio. Si potrà dunque intervenire su oltre 20 mila unità di edilizia residenziale pubblica mediante l’adeguamento sismico, impiantistico ed efficientamento energetico.

Il decreto, rispetto al passato, fissa nuovi criteri per la ripartizione e tempi certi per la realizzazione degli interventi. Viene previsto, infatti, che i Comuni debbano avviare i lavori finanziati entro un anno dalla concessione del contributo da parte della Regione ed ultimarli entro due anni. Viene inoltre introdotto un criterio di premialità che consentirà di assegnare alle Regioni più virtuose le risorse revocate a quegli enti che, al contrario, non dovessero rispettare le tempistiche di realizzazione dei lavori.

Dimostrando grande senso di responsabilità e di vicinanza alla città di Genova, le Regioni hanno creato, infine, un fondo di solidarietà in cui far confluire il 2% dei fondi loro spettanti, così da aumentare di 6 milioni di euro le risorse da erogare alla Liguria, per ridurre il disagio abitativo conseguente al tragico crollo del ponte Morandi.