Inaugurato il primo impianto per la produzione di biocarburanti di II generazione

Energie rinnovabili di Marco Zibetti
È stato inaugurato il 9 ottobre 2013 a Crescentino (VC) il primo impianto al mondo per la produzione di bioetanolo da biomasse non alimentari


È stata inaugurata il 9 ottobre 2013, alla presenza del Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato e delle autorità locali (il Presidente della Regione Roberto Cota, il Sindaco di Crescentino Marinella Venegoni, il Presidente della Provincia di Vercelli Carlo Riva Vercellotti) la bioraffineria di Crescentino (VC): il primo impianto al mondo per la produzione di bioetanolo da biomasse non alimentari, di proprietà di Beta Renewables, joint venture tra Biochemtex, società di ingegneria del gruppo Mossi Ghisolfi, il fondo americano TPG (Texas Pacific Group) e il leader mondiale della bio-innovazione, la danese Novozymes.

L’impianto di Crescentino è frutto di un investimento da 150 milioni di euro, che ha puntato sulla chimica sostenibile e ha portato l’Italia a conquistare una posizione di avanguardia tecnologica a livello mondiale, in un settore industriale strategico. La bioraffineria, che occupa una superficie pari a 15 ettari, avrà ricadute positive sul territorio in termini di occupazione impiegando un centinaio di addetti diretti e circa 200 indiretti. Inoltre, entrato in funzione a gennaio 2013, avrà una capacità produttiva di 75 milioni di litri all’anno di bioetanolo di seconda generazione destinato al mercato europeo.

Lo stabilimento è totalmente autosufficiente per quanto riguarda i consumi energetici e non produce reflui derivanti dalla produzione industriale, assicurando un riciclo dell’acqua pari al 100%. Per realizzarlo sono state necessarie 1.500 tonnellate di acciaio, 1.400 tonnellate di tubazioni e valvole e 18 km di tubature sotterranee e sono stati impiegati ben 370 macchinari.

L’aspetto “rivoluzionario” della bioraffineria risiede nella piattaforma tecnologica impiegata per ottenere il bioetanolo. L’innovativa tecnologia PROESA® (PROduzione di Etanolo da biomasSA), combinata con gli enzimi Cellic® prodotti da Novozymes, utilizza infatti gli zuccheri presenti nelle biomasse lignocellulosiche per ottenere alcol, carburanti e altri prodotti chimici, con minori emissioni di gas climalteranti e a costi competitivi rispetto alle fonti fossili. Inoltre, PROESA® produce biocarburanti che assicurano una riduzione delle emissioni di gas serra vicina al 90% rispetto all’uso di combustibili di origine fossile, notevolmente superiore alla riduzione raggiunta dai biocarburanti di prima generazione.

Guido Ghisolfi, amministratore delegato di Beta Renewables, ha affermato: “È stata aperta la strada ad una rivoluzione verde nel settore della chimica; tanto più che sostenibilità ambientale e innovazione industriale sono fattori fondamentali per la ripresa economica del Paese”; mentre Peder Holk Nielsen, amministratore delegato di Novozymes, ha commentato che “La politica ora deve mandare chiari segnali che incoraggino gli investimenti necessari nel settore dei biocarburanti di nuova generazione”.


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