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Incentivi alle imprese: cosa chiedono gli artigiani?

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Incentivi alle imprese: cosa chiedono gli artigiani?
Le nuove regole possono rivoluzionare gli incentivi alle imprese. Le micro e piccole aziende, il cuore della nostra economia, svelano la loro visione

Un’occasione da non perdere: il nuovo Codice degliincentivi alle imprese può trasformarsi in un vero motore di crescita per il tessuto produttivo italiano. Ma per centrare l’obiettivo serve un sistema chiaro, stabile e facilmente accessibile, soprattutto per le micro e piccole aziende che costituiscono il cuore dell’economia nazionale. È questo il messaggio lanciato da Confartigianato, CNA e Casartigiani durante l’audizione davanti alla Commissione Industria del Senato sullo schema di decreto legislativo che introduce il nuovo Codice degli incentivi.
Le tre Confederazioni hanno messo in luce le criticità di un sistema di agevolazioni frammentato e difficile da interpretare, che rischia di penalizzare proprio le realtà più piccole. Da qui la richiesta di procedure più snelle, digitalizzate e calibrate sulla dimensione aziendale, per ridurre in modo tangibile il peso della burocrazia.
Altro punto chiave è l’apertura agli strumenti di aggregazione: le imprese minori devono poter partecipare anche in forma consorziata, senza subire vincoli eccessivamente rigidi sui tempi, sulla delocalizzazione o sul mantenimento dei livelli occupazionali. Norme troppo restrittive, hanno avvertito le associazioni, finiscono per ostacolare invece che garantire.
Confartigianato, CNA e Casartigiani chiedono inoltre di rafforzare il coordinamento tra amministrazioni centrali, regionali e locali, introducendo regole trasparenti, tempi certi e una governance integrata. Sul fronte della selezione dei progetti, propongono di superare meccanismi basati solo su certificazioni complesse, puntando invece su criteri più inclusivi come innovazione, sostenibilità ambientale e sociale, e valorizzazione delle start-up.

Assistenza tecnica e tutela delle aziende in difficoltà

Le Confederazioni ritengono strategico anche lo sviluppo di strumenti di assistenza tecnica ad hoc per le PMI, come sportelli digitali che semplifichino la presentazione delle domande e la rendicontazione. In questo percorso, le associazioni di rappresentanza possono diventare partner privilegiati, grazie alla loro capillarità e conoscenza diretta dei territori.
Un ulteriore nodo riguarda la tutela delle aziende in difficoltà: eventi straordinari o crisi temporanee non dovrebbero comportare automaticamente la perdita dei benefici. Per questo viene suggerito un sistema di monitoraggio partecipativo e continuo, capace di raccogliere feedback dalle imprese per migliorare progressivamente gli strumenti, prendendo esempio da esperienze positive come lo sportello “Nuova Sabatini”.
Secondo le associazioni, il nuovo Codice può davvero trasformarsi in un volano di sviluppo, innovazione e inclusione, diventando finalmente un modello di incentivi alle imprese costruito su misura del tessuto imprenditoriale italiano.


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