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Indici di affidabilità fiscale: la Guida dell’Agenzia delle Entrate

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Il vademecum “Gli Indici sintetici di affidabilità fiscale: i vantaggi per imprese e professionisti” risponde alle domande e ai dubbi dei contribuenti

Cosa sono e come si applicano gli Indici sintetici di affidabilità fiscale? Che differenza c’è tra gli indicatori elementari di affidabilità e di anomalia? In quali casi non si applicano gli Isa? E soprattutto: quali sono i vantaggi per le imprese e i professionisti affidabili? A queste e ad altre domande è possibile trovare una risposta nella guida Gli Indici sintetici di affidabilità fiscale: i vantaggi per imprese e professionisti, disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, nella sezione dedicata alla collana “L’Agenzia informa”.

I nuovi Isa con parole semplici

Nella pubblicazione vengono illustrati, con un linguaggio comprensibile anche ai non addetti ai lavori, i nuovi Indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa), che, a partire dalla dichiarazione Redditi 2019, sostituiscono gli studi di settore e i parametri. Introdotti con il Dl n. 50/2017, gli Isa sono in sintesi degli indicatori costruiti con una metodologia statistico-economica basata su dati e informazioni contabili e strutturali relativi a più periodi d’imposta. Essi consentono agli operatori economici di valutare autonomamente la propria posizione e di verificare il grado di affidabilità su una scala di valori che va da 1 a 10. Per i lavoratori autonomi e le imprese che risultano “affidabili” sono previsti alcuni benefici premiali.

I vantaggi per le imprese e i professionisti affidabili

Un intero capitolo della guida è dedicato ai benefici per i contribuenti affidabili. A seconda del valore raggiunto, infatti, possono per esempio essere esclusi da alcuni tipi di controlli o beneficiare della riduzione dei termini per gli accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate o essere esonerati dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti d’imposta.

La guida illustra anche le regole generali di compilazione del modello per la comunicazione dei dati (che costituisce parte integrante di Redditi e deve essere presentato da imprese e professionisti che applicano gli Isa) e le modalità per acquisire i dati “precalcolati”, cioè gli ulteriori dati che l’Agenzia delle Entrate rende disponibili, come quelli relativi alle dichiarazioni degli anni precedenti a quello di applicazione degli Isa. Alla fine, la pubblicazione riporta anche un caso concreto di applicazione dei nuovi indici e tutti iriferimenti normativi e di prassi utili per approfondire l’argomento.