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Intelligenza artificiale: quale ruolo per l’edilizia?

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Intelligenza artificiale: quale ruolo per l’edilizia?
Intelligenza artificiale, nuove tecnologie e ricerca al centro del futuro del settore costruzioni. Se n’è parlato nell’ultima tappa dell’evento Fondamentale

L’intelligenza artificiale oggi entra nei mestieri, nelle città e perfino nei cantieri, trasformando visioni futuristiche in strumenti concreti. All’Arsenale di Venezia, dove la Biennale di Architettura ha fatto da cornice, Fondamentale ha portato in scena un percorso che ha acceso curiosità e aperto scenari inaspettati. Un viaggio che si è chiuso con un ultimo incontro capace di mettere al centro domande urgenti e prospettive che riguardano l’intero settore delle costruzioni, invitando i presenti a guardare oltre l’orizzonte immediato.

Intelligenza artificiale: gli interventi all’evento Fondamentale

Nel corso dell’evento, promosso con l’Osservatorio Ethos della Luiss Business School, la presidente Ance, Federica Brancaccio, ha ribadito che la priorità è “utilizzare bene l’intelligenza artificiale”, ricordando che questo richiede investimenti in “ricerca, università e cultura” e la capacità di affrontare i cambiamenti climatici attraverso nuove tecnologie. Un messaggio che sintetizza lo spirito di Fondamentale: un laboratorio di idee nato alla Biennale per generare progetti e alleanze tra imprese, lavoratori e istituzioni.
Alla giornata conclusiva sono intervenuti anche Matteo Salvini, Anna Maria Bernini e il presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco. Matteo Salvini ha richiamato l’attenzione sul ruolo dell’IA nella gestione delle infrastrutture, ricordando che “fra ponti, viadotti e gallerie abbiamo ventimila siti da monitorare”, e auspicando che grandi opere come il Ponte sullo Stretto possano diventare una vetrina delle capacità italiane.
Anna Maria Bernini ha sottolineato l’esigenza di unire competenze diverse: “Il genio sta proprio nel metterli insieme”, spiegando che le nuove infrastrutture della ricerca non servono solo a trattenere talenti, ma anche ad attrarli. Brancaccio ha evidenziato come aziende e sindacati siano schierati sullo stesso fronte per ridurre i rischi sul lavoro e per evitare che l’innovazione diventi privilegio di pochi.
La prima parte dell’incontro ha mostrato applicazioni molto concrete: dal restauro del Colosseo illustrato da Filippo Calcerano, alle sperimentazioni del Museo Egizio raccontate da Massimiliano Lo Turco, fino agli studi sui materiali naturali di Antonino Valenza e alle installazioni del Construction Futures Research Lab spiegate da Gian Marco Revel. Una tavola rotonda con rappresentanti di Feneal UIL, ANAEPA e CNA ha ampliato il confronto sul futuro di tecnologie, materiali e manutenzione.
Nella sessione finale si è tornati sul tema chiave delle “intelliGens”, concetto presentato da Luca Bussolino per descrivere l’integrazione fra intelligenza naturale, artificiale e collettiva nella trasformazione urbana. Il rettore della Luiss Paolo Boccardelli ha ricordato che “la sfida è anche di formare intelligenze naturali in grado di utilizzare quella artificiale”. Un percorso che, come ha ricordato Pietrangelo Buttafuoco, passa dalla capacità di alimentare un confronto culturale continuo.


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