1. Home
  2. Notizie e Mercato
  3. Interventi di riqualificazione degli edifici: approvata Risoluzione alla Camera

Interventi di riqualificazione degli edifici: approvata Risoluzione alla Camera

Edilizia di
5/5
votato da 1 persone
La Risoluzione bipartisan mira a rendere strutturale l’ecobonus del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici e ad ampliarne l’applicabilità


Presso le Commissioni riunite Finanze e Ambiente della Camera dei Deputati è stata approvata in una nuova formulazione la Risoluzione “bipartisan” (n. 7-00090) sulle misure a favore della riqualificazione degli edifici esistenti.
 
In particolare, con l'Atto di indirizzo viene chiesto l'impegno del Governo a rafforzare le politiche ambientali e di sostegno dell’edilizia di qualità, anche nell’ottica del perseguimento di quello sviluppo sostenibile sostenuto a livello globale e su cui l’Italia ha assunto impegni precisi anche nella recente Conferenza dell’ONU «Rio+20», assumendo iniziative urgenti dirette alla messa in sicurezza e alla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio nazionale, privato e pubblico, anche attraverso il rafforzamento della certificazione energetica, in particolare prevedendo nel disegno di legge di stabilità per il 2014, nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica e degli obiettivi di riduzione della pressione fiscale, nonché nel quadro complessivo delle necessarie azioni per favorire la crescita economica, specifiche norme dirette a:
- dare stabilità all’ecobonus, vale a dire all’agevolazione fiscale del 65% prevista dall’art. 14 del DL 63/2013;
- inserire l’ecobonus all’interno del complessivo quadro normativo in materia di agevolazioni fiscali;
- ampliare i soggetti fruitori dell’ecobonus, includendo nell’elenco degli interventi per i quali è possibile godere di tale agevolazione fiscale:
1) gli interventi relativi alla riqualificazione energetica del patrimonio di edilizia residenziale pubblica;
2) gli interventi relativi alla riqualificazione energetica di edifici interi;
3) gli interventi di consolidamento antisismico degli edifici ricadenti in aree ad alta pericolosità sismica che, per ragioni di tipo amministrativo, non rientrano ancora nelle zone 1 e 2 di cui all’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 20 marzo 2003;
4) gli interventi di consolidamento antisismico dei beni immobili strumentali.
 
Nel corso della discussione è intervenuto il Sottosegretario di Stato per l’Ambiente e la tutela del territorio, Marco Flavio Cirillo, il quale ha rilevato che il Governo concorda con l’esigenza di rafforzare le misure in favore dell’efficientamento energetico, pur richiamando la necessità di tener conto delle esigenze di bilancio. “In tale contesto invita a riflettere sull’opportunità di connettere le predette misure di sostegno all’obiettivo di miglioramento della classe energetica degli edifici, al fine di diminuire i consumi degli immobili”.