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L’Europa guida la ricerca sulle energie rinnovabili: ecco il progetto SCALENANO

Energie rinnovabili di
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Si sta lavorando alla generazione di celle solari ad alta efficienza e più economiche, che porteranno benefici alle aziende e alle famiglie in tutto il mondo


Il bisogno di aumentare le fonti di energia rinnovabile è importante per i cittadini europei. La necessità di garantire una più sicura fornitura e di accrescere la competitività nel mercato regionale rende questo bisogno ancora più impellente. In aiuto a questo tentativo interviene il progetto SCALENANO ("Development and scale-up of nanostructured based materials and processes for low cost high efficiency chalcogenide based photovoltaics"), che ha ricevuto oltre 7,5 milioni di euro nell'ambito del tema "Energia" del Settimo programma quadro (7° PQ) dell'UE. I partner che partecipano a SCALENANO stanno lavorando allo sviluppo della generazione di elettricità fotovoltaica (FV), in modo specifico utilizzando pannelli solari per convertire la radiazione solare in elettricità basandosi su tecnologie avanzate a film sottile.

Ricercatori e attori industriali attualmente costruiscono le celle solari in silicio usando attrezzature complesse, che comprendono processi sottovuoto, alte temperature e camere bianche. Uno degli inconvenienti dell'utilizzo di queste attrezzature è che richiedono grandi investimenti.

Risulta quindi fondamentale la generazione di celle solari ad alta efficienza e più economiche. Il Novel Nanostructured Thin/Thick Film Processing Group presso l'Università di Nottingham nel Regno Unito sta partecipando al progetto SCALENANO.

"Poiché la fornitura globale di combustibili fossili sta diminuendo, la capacità di generare energia sostenibile diventerà assolutamente fondamentale," ha detto la professoressa Kwang-Leong Choy, a capo del gruppo per l'Università di Nottingham. "Generare elettricità convertendo la radiazione solare in energia elettrica potenzialmente ci fornisce una fonte illimitata di energia."

"Al momento, la produzione di celle solari al silicio prevede l'uso di attrezzature complicate, processi sottovuoto e camere bianche che fanno aumentare molto il costo delle celle FV. Collaborando con partner accademici e industriali in tutta Europa, noi siamo fiduciosi che riusciremo a trovare un modo efficiente in termini di costi per fabbricare celle solari ad alta efficienza, che porteranno benefici alle aziende e alle famiglie in tutto il mondo."

Secondo i ricercatori, i problemi associati alle celle solari a film sottile commercializzate attualmente derivano dai materiali depositati sulle celle su grandi superfici, oltre alle limitate scorte di indio, che è usato nel processo di produzione.

I ricercatori di Nottingham hanno affermato di essere al lavoro per fare progressi partendo dai risultati già ottenuti nel campo delle tecnologie delle celle solari a film sottile. Essi stanno anche prestando particolare attenzione alla risoluzione del problema relativo all'uniformità e all'applicazione di alternative all'indio per sviluppare celle solari sostenibili e ad alte prestazioni.

"Il lavoro che la professoressa Choy e il suo team stanno facendo nel campo della tecnologia fotovoltaica è un ottimo esempio di come innovazioni sviluppate da ricercatori all'Università di Nottingham possono portare benefici potenzialmente enormi all'industria," ha commentato Mike Carr, direttore del Business Engagement presso l'Università di Nottingham, riferendosi al progetto SCALENANO. "Noi diamo sempre il benvenuto alla possibilità di incontrare aziende che sono interessate allo studio di modi in cui poter lavorare assieme per commercializzare idee e lanciare sul mercato nuovi prodotti".

SCALENANO è iniziato nei primi mesi del 2012 e si concluderà nel 2015. Al progetto come partner partecipano 13 tra istituti di ricerca, università e aziende in Europa.