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La 3^ Giornata Mondiale del Mais verrà ospitata a BioEnergy

Energie rinnovabili di
L'evento avrà luogo il 19 marzo 2011 alle ore 10.30, all'interno del Salone delle energie rinnovabili di Cremona


L’evoluzione mondiale dei mercati dei cereali, e in particolare del

mais, sta avendo delle trasformazioni repentine con un notevole livello

di fluttuazioni; ciò è dovuto alla globalizzazione dei mercati mondiali

di una commodity come quella cerealicola che, grazie alla facilità di

trasporto e conservazione, risente notevolmente dei cambiamenti

climatici e dell’andamento dei consumi.

 

Secondo Assosementi la coltura del mais dal 1994 ad oggi ha perso

nel nostro Paese 450 mila ettari, poco meno di un terzo della superficie

coltivata. Un disinteresse da parte degli agricoltori dovuto a diversi

fattori: andamenti stagionali non favorevoli, prezzi di mercato bassi,

vincoli nelle rotazioni colturali, progressiva diminuzione delle rese,

maggiori costi economici ed ambientali per controllare le emergenze

sanitarie, tra cui la diffusione della Diabrotica.In questo senso giocano un ruolo fondamentale i Paesi in via di

sviluppo, sia da un punto di vista produttivo, sia da un punto di vista

dei consumi.

 

Con la finalità di chiarire lo Stato dell’Arte del comparto

cerealicolo è stata organizzata, nell’ambito di BioEnergy Italy, in

programma a Cremona dal 18 al 20 marzo 2011, la Terza Giornata Mondiale

del Mais, in cui si confronteranno sulle tematiche produttive e

commerciali i rappresentanti di alcuni grandi Paesi produttori e

consumatori. L’appuntamento, fissato per il 19 marzo alle ore 10,30, è

organizzato in collaborazione tra CremonaFiere e la Libera Associazione

Agricoltori Cremonesi, e sarà l’occasione per mettere a fuoco anche la

tematica delle biotecnologie applicate all’agricoltura. Relatori del

convegno saranno: Ken MacCauley, Past President, National Corn Growers

Association (NCGA) USA; Federico Zerboni, agricoltore e dirigente

AAPRESID (Associacion Argentina de Productores en Siembra Directa) ed

Ismail Abdel Hamid, direttore del Biotechnology Information Center de Il

Cairo.

Ogni relatore traccerà il quadro del mercato e della produzione

del mais in USA, in Sud America, in Egitto e nel Nord Africa. Nella

seconda parte del convegno verrà affrontato il tema del miglioramento

genetico, dalla tecnica tradizionale alla bioenergia sempre in un

contesto mondiale.Le biotecnologie sono di fatto un fattore produttivo in grado di

determinare la differenza sui livelli di competitività nei diversi

Paesi, in particolare di alcuni tra i Paesi in via di sviluppo nei quali

le biotecnologie si stanno largamente utilizzando, così come in alcuni

Paesi tradizionalmente grandi produttori (USA, Brasile, Argentina).In questo modo l’equilibrio mondiale tra produzione e consumo

potrebbe compromettere il livello di competitività dei produttori

europei.