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La delegazione di Confprofessioni al Parlamento europeo per rilanciare le libere professioni

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Stella: “Abbiamo di fronte a noi sfide decisive. Solo grazie alle nostre competenze e alla nostra professionalità potremo contribuire alla crescita del Paese e delle professioni”


Missione a Bruxelles per mettere a fuoco le diverse misure della Commissione europea sul fronte delle libere professioni. Lo scorso 16 e 17 novembre una delegazione di Confprofessioni, guidata dal presidente nazionale Gaetano Stella e da una nutrita rappresentanza dei presidenti delle delegazioni regionali ha incontrato i principali protagonisti del Parlamento europeo che stanno definendo gli obiettivi strategici di Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva che, come ha ricordato il presidente Stella nel suo discorso di apertura del Comitato permanente del Consiglio europeo delle libere professioni,  "mira al rafforzamento delle libere professioni, straordinaria risorsa per lo sviluppo economico e sociale dell'Unione europea".

In un clima funestato dagli attentati terroristici del 13 novembre a Parigi, l'agenda degli incontri istituzionali è stata aperta da Apostolos Ioakimidis, policy manager dell'Unità Cluster economia sociale e imprenditorialità della DG Mercato interno, industria imprenditorialità e Pmi della Commisione europea. Ioakimidis ha illustrato le linee d'azione della nuova direttiva Servizi, sottolineando che il punto di partenza è il rapporto finale del Gruppo di lavoro 'Bolstering the business of liberal professions', al quale Confprofessioni ha partecipato attivamente.
Ioakimidis ha annunciato una road map della DG Mercato Interno, focalizzata su cinque punti: educazione e formazione all'imprenditorialità; accesso ai mercati; riduzione degli oneri amministrativi; accesso al credito e rafforzamento della rappresentanza dei professionisti a livello europeo. L'obiettivo della Commissione, ha aggiunto Ioakimidis, è quello di migliorare l'attuazione della direttiva servizi, imprimendo un'accelerazione sulla modernizzazione delle professioni e l'introduzione di un passaporto per i servizi.
 
Al termine dei lavori del Comitato permanente del Ceplis, la delegazione di Confprofessioni grazie alla disponibilità del gruppo del PPE ha avuto modo di visitare il Parlamento europeo e conoscerne i meccanismi di funzionamento. Quindi, nuovo incontro con gli esponenti dell'ufficio del vicepresidente del Parlamento, Antonio Tajani; con Salvatore Cicu delle commissioni parlamentari del commercio internazionale e sviluppo regionale e Massimiliano Salini. Sul tappeto l'annosa questione dell'accesso ai bandi europei da parte dei professionisti che in alcune regioni italiane incontrano ancora una serie di resistenze procedurali e interpretative che ostacolano l'ammissione dei professionisti ai fondi strutturali e in particolare ai bandi del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). Tema che è stato analizzato a fondo anche nel corso dell'incontro con Willebrordus Sluijters, capo unità G4 Italia e Malta della DG Regio, che si è tenuto il 17 novembre presso la sede della direzione generale politiche regionali e urbane.
 
Nel ciclo di incontri della delegazione di Confprofessioni un capitolo importante è stato dedicato alla mobilità transfrontaliera dei professionisti. Dopo il via libera preliminare del Consiglio dei ministri dello scorso 13 novembre allo schema di Dlgs di recepimento della Direttiva sul riconoscimento delle qualifiche professionali, Kostantinos Tomaras, capo unità aggiunto, e Gabriella Sestini, unità Qualifiche e competenze professionali della DG Mercato interno, industria, imprenditorialità e Pmi hanno illustrato nel dettaglio i vantaggi della tessera professionale europea e i meccanismi di allerta che rappresentano le novità più rilevanti della suddetta direttiva. Tomaras ha confermato che la tessera professionale entrerà in vigore in tutti gli stati membri il prossimo 18 gennaio e, in questa prima fase di implementazione, riguarderà le categorie di farmacisti, infermieri, fisioterapisti, agenti immobiliari e guide alpine. L'obiettivo ha sottolineato Tomaras è quello di facilitare la mobilità e implementare la crescita e il lavoro dei professionisti all'interno dei paesi europei. Sempre nell'ambito della mobilità dei professionisti in Europa, grande interesse ha suscitato nei presidenti delle delegazioni regionali di Confprofessioni il progetto Erasmus per giovani imprenditori, presentato da Katerina Nejdlova, manager del programma dell'Unità Rete Entreprise Europe e Internazionalizzazione delle Pmi della Dg Mercato Interno. Dopo aver sottolineato a chiare lettere che il progetto Erasmus per giovani imprenditori coinvolge anche i giovani professionisti, Nejdlova ha illustrato le caratteristiche e i meccanismi che regolano lo scambio di esperienze, l'apprendimento e il networking per i nuovi imprenditori attraverso un periodo trascorso con imprenditori ospitanti in un altro paese.
 
La due giorni di Bruxelles si è conclusa con la Consulta dei presidenti delle delegazioni regionali, che ha dato nuovo impulso all'attività confederale sul territorio e ha permesso di condividere esperienze e obiettivi futuri in un rinnovato spirito di squadra. “Abbiamo di fronte a noi sfide decisive per affermare il ruolo propulsivo dei liberi professionisti nel tessuto economico e sociale in ogni singola regione italiana. - Ha sottolineato il presidente Stella - Tocca a noi intercettare e interpretare i fabbisogni che nascono dalla società e dalla realtà quotidiana del nostro lavoro e solo grazie alle nostre competenze e alla nostra professionalità potremo contribuire alla crescita del Paese e delle professioni”.