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La Meccanica di ANIMA: analisi sull'attuale situazione economica

Energie rinnovabili di
Sandro Bonomi, Presidente di ANIMA, considerati i recenti dati di mercato e il forte rallentamento economico, propone la propria soluzione: una ricetta per la crescita strutturata in 7 passi


ANIMA (Federazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica Varia e Affine) è un'organizzazione industriale di categoria che, in seno a Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine: un settore che occupa 195.000 addetti per un fatturato di 40 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 57%.

Tale comparto della meccanica rappresentato da ANIMA ha chiuso il 2012 con un valore della produzione pari a 40,2 miliardi di euro, in flessione (-1,9%) rispetto al 2011, mentre per il 2013 è prevista una ulteriore contrazione (-0,6%).

Le esportazioni della meccanica, pari a 23 miliardi di euro nel 2012, rappresentano il 57% della produzione e mantengono segno positivo (+1,1%); un analogo andamento dovrebbe registrarsi nel 2013 (+1,1%) pur in presenza di un forte rallentamento dell’India nel primo semestre di quest’anno che ha influito negativamente sulla crescita economica mondiale. In lieve contrazione nel 2012 gli investimenti (-0,6%) così come l’occupazione (-0,3%). Le stime 2013 indicano un sostanziale mantenimento di questi livelli pur con segno negativo (-0,2%).

La crisi sta impoverendo il settore manifatturiero che non può più contare sul mercato interno - dichiara Sandro Bonomi, Presidente ANIMA - Della Legge di Stabilità riconosco il buon metodo ma confermo che ora abbiamo bisogno di riempire questa piattaforma di contenuti di immediata applicazione e di investimenti più consistenti”.

La RICETTA per la CRESCITA secondo la Meccanica di ANIMA comprende:
1) Costo dell’energia a livelli europei per produrre in modo competitivo;
2) Sostegno alla Legge Sabatini per il rinnovo del parco macchine e tecnologie per la produzione dell’Industria;
3) Approccio di filiera per i Grandi Progetti nei settori Oil & Gas, Edilizia e Industria;
4) Riduzione delle tasse per le aziende che investono in innovazione, internazionalizzazione e occupazione;
5) Vincoli minimi di efficienza, risparmio energetico, utilizzo di energie rinnovabili e sicurezza per sostituzione e manutenzione di impianti, a partire dal patrimonio immobiliare della Pubblica Amministrazione;
6) Eliminazione della burocrazia in eccesso nelle infrastrutture legate ad Acqua, Gas, Energia per velocità d’azione;
7) Stop all’affidamento degli appalti secondo la sola logica del prezzo al massimo ribasso: il fattore prezzo dovrebbe valere solo il 35% .

“Molti di questi ingredienti sono a costo zero, alcuni necessitano di uno sforzo in più, altri ancora di grande coraggio, ma tutti garantiscono risultati concreti -
chiosa Bonomi - Qualunque imprenditore sottoscriverebbe queste misure per la sua azienda, qualunque padre lo farebbe per la propria famiglia: è il momento per lo Stato di farlo per tutti noi”.


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