La preoccupazione dell’Istat per il consumo di suolo

Ecologia e tutela ambientale di Marco Zibetti
Negli ultimi anni, seguiti a quelli in cui la crisi ha lasciato segni più profondi, si nota una ripresa dei permessi di costruire. Ma questo pone l’attenzione su un altro problema

L’Istat (Istituto Nazionale di Statistica) è stata protagonista di un’audizione dinanzi alle Commissioni Agricoltura e Ambiente del Senato sul Ddl sul consumo del suolo. Al centro dell’intervento, i permessi di costruire e il consumo di suolo.

“Negli ultimi anni - spiega l’Istituto -, seguiti a quelli in cui la congiuntura economica negativa ha fortemente ridotto il numero di nuovi permessi di costruire, si apprezza una ripresa che, nell'ottica del contenimento del fenomeno del consumo di suolo, necessita attenzione".

"E' infatti strategico - aggiunge - indirizzare la ripresa del settore verso la sostituzione del patrimonio edilizio strutturalmente inadeguato alle norme vigenti (in particolare quelle riferite al rischio sismico) o da rigenerare perché energicamente inefficiente".

E ricorda che secondo i dati del censimento 2011 "la quota di edifici residenziali costruiti con struttura in muratura portante e' pari 57,2% e che, nel complesso, oltre il 17% degli edifici venivano classificati come in mediocre o pessimo stato di conservazione".


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