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La Ue accoglie la richiesta italiana sulle rinnovabili

Energie rinnovabili di
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L’inserimento nel testo di compromesso della clausola di revisione della direttiva al 2014 è stato accettato da Europarlamento, presidenza del Consiglio Ue e Commissione Europea


Europarlamento, presidenza del Consiglio Ue e Commissione Europea si sono accordate sulla direttiva per lo sviluppo delle fonti rinnovabili, uno dei punti focali del pacchetto su clima ed energia che sarà al centro delle discussioni al vertice dei capi di Stato e di governo nei prossimi giorni. La notizia arriva direttamente dal Parlamento europeo.

L’inserimento nel testo di compromesso della clausola di revisione della direttiva al 2014 è stato accettato dal verde lussemburghese Claude Turmes e nessuno si è opposto. La Plenaria dovrebbe quindi approvare senza intoppi il testo negoziato con il Consiglio Ue, durante la sessione di Strasburgo in programma dal 15 al 18 dicembre. La direttiva prevede che entro il 2020 il consumo energetico finale dell'Ue nel suo insieme sia coperto al 20% dalle fonti rinnovabili, e prescrive 27 diversi sotto-obiettivi nazionali per ciascuno Stato membro (per l'Italia il traguardo da raggiungere sarà il 17%).

Al centro dell’attenzione della clausola di revisione sono i meccanismi di cooperazione tra gli stati membri. Nel 2014 si valuterà se questi meccanismi funzionano bene, o se li si debba migliorare per aumentarne l'efficacia ed arrivare a raggiungere l’obiettivo europeo del 20%. In base all’interpretazione data dalla presidenza dell’Ue e dal relatore del Parlamento, la clausola non potrà intaccare nè l'obiettivo europeo del 20%, nè i sotto-obiettivi nazionali assegnati a ciascuno Stato membro per il 2020 e giuridicamente vincolanti. Ciononostante, come richiesto dall’Italia, gli obiettivi nazionali intermedi saranno solo indicativi e non obbligatori.

Oggi si è cambiato il futuro dell’energia eolica - ha dichiarato con toni entusiastici l'Associazione Europea dell'Industria Eolica (Ewea) -. L'Ue si conferma come leader della rivoluzione energetica di cui ha bisogno il mondo”.

La presidenza di turno francese non può che essere soddisfatta, dato che avrà ora un compito più facile nel garantire un accordo politico dei Ventisette su tutto il pacchetto clima/energia entro la fine dell'anno, e possibilmente già durante il vertice dei capi di Stato e di governo che si terrà giovedì e venerdì a Bruxelles.