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Lavori Pubblici: Anci chiede che la Scia sia introdotta nel Testo Unico

Lavori pubblici di
L’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani invierà una lettera ai ministeri competenti per fare chiarezza sulla legge n.122/2010, che introducendo la Scia ha creato farraginosità nel sistema


"La segnalazione certificata di inizio attività sia recepita dal testo unico sull’edilizia, il d.P.R. n.380”. E’ la richiesta, passata all’unanimità, che proviene dalla Commissione Infrastrutture e Lavori pubblici dell’Anci riunitasi a Roma e presieduta da Andrea Camaiora.

L’associazione dei comuni invierà una lettera al ministero per la semplificazione normativa, al ministero dell’economia e delle finanze, al ministero per la P.A. e al ministero delle infrastrutture, auspicando una revisione del testo, e alle commissioni competenti, chiedendo di essere sentiti al riguardo.

"L’entrata in vigore della segnalazione certificata di inizio attività – è emerso dai lavori della commissione – invece di semplificare il quadro normativo relativo alle procedure per avviare nuove attività ha creato invece delle farraginosità nel sistema, non specificando in quali settori deve essere applicata e creando un meccanismo di sovrapposizione alla vecchia Dia, sono nate in questo modo difficoltà di procedimento negli enti locali”.

Intendiamo rivolgerci ai ministri e ai presidenti delle commissioni competenti – ha spiegato il presidente Camaiora – certi che da un proficuo confronto si possa giungere ad una soluzione condivisa e definitiva. E’ per tutti questi motivi che l’Anci invierà una lettera ai ministeri competenti chiedendo una revisione del d.P.R. n.380 del 2001”.