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Le misure contro le infiltrazioni in edilizia

Lavori pubblici di
Sono in via di definizione due provvedimenti legislativi in materia: il regolamento per gli accessi ispettivi nei cantieri e il Ddl con il piano antimafia


Se la direttiva Maroni sulle white list rappresenta il primo passo, quello successivo è contenuto nei due provvedimenti legislativi in via di definizione: il regolamento sull'accesso ai cantieri su cui si sono appena espresse le commissioni parlamentari e il Ddl con il piano antimafia, approvato già da un ramo del Parlamento.

Regolamento per gli accessi ispettivi nei cantieri
Si tratta di un decreto che passa ai prefetti le competenze che prima appartenevano all'Alto commissario antimafia per quanto riguarda gli accessi ispettivi ai cantieri. Ma la vera novità è che gli accessi realizzati con i gruppi interforze potranno riguardare tutti i cantieri, compresi quelli sotto soglia per i quali finora ci si basava su verifiche documentali.

Le ispezioni – con breve preavviso ma possibili anche a sorpresa – serviranno ad accertare le presenze in cantiere, a controllare che i subappaltatori coincidano effettivamente con quelli autorizzati e che non ci siano "estranei". In caso di irregolarità, gli ispettori avranno 30 giorni per fare una relazione al prefetto che può decidere di emettere un'informativa antimafia per segnalare così il tentativo di infiltrazione della criminalità organizzata.

A quel punto la stazione appaltante potrà – ma senza obbligo – revocare il contratto una volta valutata la gravità della situazione.La commissione Affari costituzionali del Senato che la scorsa settimana ha votato il parere al decreto ha chiesto di accorciare i 30 giorni di tempo per la relazione per restituire certezza all'appaltatore. Dopo che sul testo si saranno espresse entrambe le Commissioni parlamentari, lo schema di regolamento deve solo tornare in seconda e definitiva lettura al Consiglio dei ministri.

Il DDL Antimafia
Come già accennato nelle note informative n. 22 dl 22/6/10, il DDl Antimafia è ora stato approvato dalla Camera per passare poi all'esame delle commissioni Giustizia e Affari costituzionali del Senato. Il piano contro le mafie è una vasta legge delega che permetterà al Governo di rivedere tutta la normativa. Si compone quindi di una parte che entra in vigore subito e una che è rinviata a successivi decreti attuativi che il Governo dovrà emanare.

La riforma delle regole sulla certificazione antimafia rientra in questa seconda categoria perché affidata ai decreti legislativi futuri.Dai principi della legge emerge però la volontà di estendere i controlli sostanziali anche nell'ampia area delle gare sotto la soglia comunitaria dei 4,8 milioni, per le quali a oggi è sufficiente la dicitura antimafia del certificato camerale che può indicare la vicinanza dell'impresa con la mafia solo se è accertata da una sentenza passata in giudicato.

Immediatamente operative sono invece le norme sulla tracciabilità finanziaria di tutti gli appalti (lavori, servizi e forniture) senza soglie di importo: i pagamenti devono avvenire su conti correnti dedicati, pena la nullità del contratto e una sanzione pecuniaria che va dal 5 al 20% della transazione.

Multa inferiore se ci si avvale comunque di un conto corrente, anche se diverso da quello dedicato allo specifico appalto. Subito operativo anche l'obbligo di comunicare nella bolla di consegna dei fornitori targa e proprietario dei camion. Anche il tesserino di riconoscimento dovrà contenere una serie di informazioni aggiuntive.

I contenuti delle future disposizioni
- Certificazioni antimafia: delega al Governo per rivedere tutta la normativa, aggiornando i casi di esclusione dal certificato e le soglie di importo. Si prevede una banca dati centrale della documentazione antimafia.

- Tracciabilità: obbligo di estensione a tutti i contratti di lavori, servizi e forniture senza limiti di soglia dello spostamento di tutti i pagamenti su conti correnti dedicati. L'obbligo vale anche per i subappaltatori ed è inserito in tutti i contratti a pena di nullità

- Automezzi: nella bolla di consegna dei materiali in cantiere deve essere indicato il numero di targa e il nominativo del proprietario degli automezzi

- Tesserino: nel tesserino di identificazione del lavoratore in cantiere se in subappalto va indicata l'autorizzazione se autonomo va indicato il committente

- Stazione unica: prevista l'istituzione di una Sua su base regionale e volontaria da definire con un successivo decreto

- Sanzioni: multa dal 5 al 20 per cento del valore per le transazioni di appaltatori o subappaltatori per pagamenti non tracciabili. Sanzione amministrativa dal 2 al 10 per cento del valore per le transazioni relative a lavori, servizi o forniture pubblici effettuate su un conto corrente non dedicato

- Nuovo reato: nasce il reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, per chi con violenza o minaccia o con doni, promesse, collusioni turba il procedimento che porta al bando. La pena è della reclusione da 6 mesi a 5 anni e della multa da euro 103 a euro 1.032.