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Le promesse di Di Maio per lo sviluppo delle imprese

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Il Ministro dello Sviluppo Economico, in apertura del confronto, ha illustrato gli impegni del suo Ministero nella Legge di bilancio e nel Decreto semplificazioni

Al Ministero dello Sviluppo economico, il titolare del Dicastero e Vicepremier Luigi Di Maio ha dato il via a quello che, sono le sue parole, vuole essere un “confronto sistematico con le imprese italiane, con incontri periodici anche su temi e settori specifici”. 36 le Organizzazioni presenti all’incontro. A rappresentare Confartigianato il Presidente Giorgio Merletti, che ha ribadito al Ministro le aspettative degli artigiani e delle piccole imprese per agganciare lo sviluppo.

Il Ministro Di Maio, in apertura del confronto, ha illustrato gli impegni del suo Ministero nella Legge di bilancio e nel Decreto semplificazioni.

Le misure annunciate da Di Maio incrociano le sollecitazioni avanzate da Confartigianato: il ricalcolo delle tariffe Inail pagate dagli artigiani, l’abolizione del Sistri, l’innalzamento dal 20 al 40% della deducibilità dell’Imu sugli immobili strumentali degli imprenditori, il pagamento dei debiti della Pa verso le imprese, la modifica di alcuni aspetti del Codice degli appalti, la semplificazione degli adempimenti burocratici, la cancellazione delle sanzioni nella fase di applicazione, che scatterà dal primo gennaio, della fatturazione elettronica, facilitazioni per l’accesso al credito, impulso alla realizzazione di infrastrutture.

Musica per le orecchie del Presidente Giorgio Merletti il quale, replicando al Ministro Di Maio, ha apprezzato l’impegno e l’attenzione nei confronti delle piccole imprese, puntualizzando però alcuni aspetti. In particolare, ha sottolineato che il problema dei debiti della Pa verso le imprese fornitrici di beni e sevizi si risolve con la compensazione diretta e universale tra i debiti e i crediti degli imprenditori verso la pubblica amministrazione. Per quanto riguarda la riforma del codice degli appalti, ha insistito nella richiesta di realizzare l’affidamento delle opere alle imprese ‘a kilometro zero’ e di innalzare le soglie per gli affidamenti in forma diretta dagli attuali 40.000 a 200.000 euro.
Merletti ha poi apprezzato l’annuncio dell’abolizione del Sistri ma, ha detto, attenzione a come sostituirlo.

Il Presidente di Confartigianato ha infine richiamato la necessità di affrontare il problema dei costi dell’energia a carico dei piccoli imprenditori. “Va eliminato - ha detto - lo squilibrio nell’imposizione di tasse e oneri generali di sistema sulle bollette degli imprenditori italiani. Oggi i piccoli imprenditori consumano il 33% di energia elettrica e pagano il 45% di oneri generali di sistema e di tasse, mentre le grandi imprese energivore consumano il 19% di energia e pagano il 9% di oneri e tasse”.