Legambiente: gravi passi indietro nella legge Europa 2017

Energie rinnovabili di Marco Zibetti
“Si frena la spinta alle rinnovabili e all'efficienza energetica con scelte che vanno in una direzione totalmente contraria e opposta”, dice Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale dell’associazione

L’emendamento Pd approvato alla legge Europa 2017 e contenente anche limiti per gli incentivi alle rinnovabili rappresenta una pessima notizia e ungrave passo indietro rispetto alle promesse fatte con gli Accordi di Parigi sul clima e il rilancio delle energie pulite. È assai grave che mentre il Governo proroga la possibilità di presentare, fino al 31 agosto, le osservazioni alla Strategia energetica nazionale, dall’altra parte si freni la spinta alle rinnovabili e all'efficienza energetica con scelte che vanno in una direzione totalmente contraria e opposta”, così Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale di Legambiente, commenta l’emendamento approvato alla legge Europa 2017, sostenendo la posizione del Coordinamento FREE, Coordinamento Fonti rinnovabili ed efficienza energetica.

“Il rischio che appare all’orizzonte - spiega Zanchini - è che alla fine di questa legislatura, che ha visto un rallentamento pesante degli investimenti nelle fonti rinnovabili, si arrivi a unulteriore stop che di certo non fa bene al Paese, alle imprese e al clima. L’Italia ha, invece, bisogno di politiche e azioni coraggiose e coerenti con gli impegni presi a Parigi, a partire da un rilancio effettivo delle rinnovabili e dall’eliminazione entro il 2020 di tutti i sussidi alle fonti fossili, che tutt’ora godono di maggiori finanziamenti rispetto alle fonti rinnovabili”.


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