Mantenere i conti in equilibrio senza spegnere la spinta alla crescita: è questa la sfida che la Legge di Bilancio 2026 sembra affrontare. Con prudenza e non senza critiche. Secondo le principali organizzazioni dell’artigianato - Confartigianato, CNA e Casartigiani - la manovra mostra solidità nella gestione della finanza pubblica, ma lascia scoperti i capitoli dedicati allo sviluppo delle micro e piccole imprese, cuore pulsante del sistema produttivo italiano.
Durante l’audizione davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, le tre associazioni hanno riconosciuto la coerenza del Governo nel perseguire la riduzione di deficit e debito, ma hanno evidenziato come la distribuzione delle risorse non rifletta appieno le esigenze del mondo produttivo. In un contesto internazionale incerto, la prudenza resta un valore, ma, sottolineano, servirebbe una gestione più mirata dei fondi per accompagnare le imprese su percorsi di crescita sostenibile.
Sul piano fiscale, il giudizio è positivo per la revisione dell’Irpef, gli incentivi alle assunzioni e le misure di decontribuzione. Tuttavia, le organizzazioni manifestano perplessità sull’imposta al 5% per gli incrementi da rinnovi contrattuali del 2025 e 2026, ritenuta poco incisiva e fonte di disparità.
Critiche anche sul fronte degli incentivi agli investimenti: il ritorno al super-ammortamento, al posto del credito d’imposta, riduce sensibilmente la platea di imprese artigiane beneficiarie (circa il 40% in meno) e introduce complicazioni burocratiche. Apprezzato, invece, il rifinanziamento della Zes Unica, anche se viene definita “incomprensibile l’esclusione degli investimenti inferiori a 200mila euro”. Positivo anche il giudizio sulla proroga della Nuova Sabatini.
Legge di Bilancio: no alla stretta sulle compensazioni fiscali
Resta invece negativo il parere sulla stretta alle compensazioni fiscali, considerata un ostacolo per le imprese che hanno anticipato risorse proprie per innovare o per concedere sconti in fattura nel settore edilizio. Bene la conferma della detrazione del 50% per la riqualificazione degli immobili, ma si chiede stabilità almeno triennale della misura. Apprezzato anche il rinvio di sugar e plastic tax, mentre suscita contrarietà l’aumento dell’accisa sul gasolio, che penalizza i mezzi fino a 7,5 tonnellate.
Le tre organizzazioni chiedono inoltre che la Legge di Bilancio istituisca un fondo per favorire l’accesso al credito delle micro e piccole imprese artigiane e rafforzi il ruolo dei Confidi. Segnalano infine la riduzione del fondo per il cinema e l’audiovisivo e l’assenza di misure per contrastare il caro energia o sostenere il passaggio generazionale delle aziende artigiane.
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