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L'Ordine Ingegneri e i Vigili del fuoco in cattedra per insegnare la prevenzione

Sicurezza e Sistemi di Protezione di
Dal corso organizzato dall'Ordine degli Architetti Varesino, in collaborazione con i Vigili del Fuoco, è emerso che negli incendi il fattore umano incide per il 50%.


Si pensa, erroneamente, che un incendio sia un evento raro ma questa pericolosa convinzione può invece costituire la premessa per creare situazioni a rischio.

Qualche dato: ogni anno gli incendi provocano più di 200 vittime e danni materiali per milioni di euro, senza considerare il danno ecologico e ambientale. Sul territorio nazionale, gli interventi dei vigili del fuoco legati a questi eventi nel 2009 sono stati 210mila (più di 1/3 del totale interventi), oltre 21mila nella sola Lombardia dei quali 1651 in provincia di Varese (fonte: Annuario statistico vigili del fuoco).

Per quanto attiene alle cause, ben il 50% è attribuibile al fattore umano, dato dal quale si desume l’assoluta importanza della formazione in fatto di prevenzione. L’Ordine degli Ingegneri varesino, sensibile a tutte le tematiche legate alla sicurezza, è andato ben oltre l’obbligo di legge (818/84) ed ha organizzato un corsoin stretta collaborazione con il Comando regionale dei VV.F. e il suo direttore , ingegner Antonio Monaco, nonchè con il comandante dei VV.F. di Varese, ingegner Vincenzo Lotito, che porterà alla formazione di specialisti nella prevenzione incendi. Un corso di 100 ore che ha coinvolto tutti i presidi provinciali lombardi, i cui comandanti hanno dismesso per qualche ora divise ed elmetti per vestire i panni di docenti d’eccezione, alternandosi per la quasi totalità delle lezioni.

«Durante un sopralluogo in azienda o in un edificio mi bastano pochi metri, dal momento dell’ingresso, per capire se la struttura è “ok” dal punto di vista della prevenzione incendi - spiega il direttore regionale dei vigili del fuoco, ingegner Antonio Monaco, durante una delle sessioni del corso tuttora in svolgimento presso la sede dell’Ordine Ingegneri varesino -. Il grado di pulizia e di ordine, il posizionamento delle manichette e degli estintori - continua l’ingegner Monaco - sono alcuni degli elementi che concorrono a dare un quadro immediato, dal punto di vista della sicurezza, della situazione della struttura presa in esame».

«Inutile sottolineare l’importanza della formazione e informazionein questo particolare ambito che coinvolge la sicurezza sui luoghi di lavoro - sottolinea il presidente dell’Ordine, Roberta Besozzi -, settore che vede ancora una volta l’Ordine degli Ingegneri mettere in campo le sue risorse per perseguire uno dei compiti, sancito anche dalla Costituzione, dei quali storicamente ci siamo sempre fatti carico: la tutela e la sicurezza delle persone. In questo campo l’aspetto della prevenzione è drammaticamente molto più importante rispetto a quello della sanzione, che arriva a fatto avvenuto. E le statistiche dimostrano che, grazie alla formazione, gli incidenti diminuiscono».

Purtroppo, quando la sicurezza diventa un optional, fatti di cronaca tristemente noti ne sottolineano la drammaticità delle conseguenze: l’incendio all’acciaieria Thyssen Krupp del dicembre 2007, che provocò la morte di ben 7 operai, o quello della camera iperbarica all’Ospedale Galeazzi di Milano, dieci anni prima, le cui vittime furono 10.