Lotta al sommerso: il Ministro del Lavoro Sacconi illustra le strategie

Lavori pubblici di Marco Zibetti
Nell'ambito di un'indagine conoscitiva su lavoro nero e caporalato, informa l'Ance, il ministro del Lavoro ha illustrato alla Camera gli ultimi dati sul lavoro irregolare (in calo) e le necessarie azioni di contrasto


In occasione di un’audizione alla Camera del 29 aprile scorso, il Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi ha messo in evidenza che quello dell`agricoltura e dell`edilizia sono i settori che maggiormente risentono dei fenomeni relativi al lavoro nero, agli infortuni sul lavoro e al caporalato.

E` stato comunque sottolineato che, pur essendo significativo il tasso di lavoro irregolare, si e` registrata negli anni una costante diminuzione, dal 15,7% nel 2001 al 10,5 nel 2009, rimanendo comunque forte la distinzione tra il Nord del paese e il Sud dove la percentuale rimane ancora molto alta.

Fondamentale nella lotta al lavoro sommerso, ha ricordato il Ministro, e` stata l`introduzione, grazie alle parti sociali dell`edilizia, del Durc, nonche` della capillare rete di enti bilaterali, non ancora presenti o comunque non sufficientemente radicati in tutti gli altri settori.

Il fenomeno del lavoro nero inoltre, colpisce prevalentemente i lavoratori immigrati, troppo spesso soggetti del caporalato, con gravi conseguenze anche per cio` che concerne l`aspetto della tutela e sicurezza sul lavoro.

Il Ministro si e`, quindi, soffermato sulla strategia di prevenzione e contrasto al lavoro sommerso, che deve principalmente fare perno sull`azione svolta dagli organismi bilaterali formati delle parti sociali di settore, agendo su tutto il mercato del lavoro, anche mediante un processo di modernizzazione dello stesso diritto del lavoro.

Centrale nella lotta al lavoro irregolare e nell`implementazione della cultura della legalita` e` la piena collaborazione tra attori pubblici e privati nell`ambito dell`attivita` ispettiva, cosi` come delineata nella direttiva dei servizi ispettivi del 18 settembre 2008, che ha rilanciato l`impostazione preventiva e promozionale delle funzioni ispettive e di vigilanza in materia di lavoro.

In tale contesto diventa fondamentale la programmazione degli interventi ispettivi, indirizzati verso obiettivi di vigilanza e finalizzati alla verifica di problematiche e fenomeni di violazione di carattere sostanziale, come, per l`appunto il caporalato e lo sfruttamento di manodopera straniera.

Si ricorda che anche l`Ance, Associazione Nazionale dei Costruttori Edili, e` stata audita il 2 dicembre 2009 scorso nell`ambito di tale indagine, in occasione della quale ha evidenziato le azioni strategiche poste in essere dall`Associazione per contrastare il lavoro irregolare nonche` le proposte, piu` volte portate a conoscenza degli organi istituzionali e in larga misura condivisa dai sindacati, volte a trovare soluzioni efficaci per il settore.


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