Quest’anno per la prima volta Made Expo ha deciso di creare un’area cantierededicata alle macchine. Al suo interno uno spazio rilevante è stato riservato alla formazione erogata dalle Scuole edili ai macchinisti nell’ambito del progetto “16 ore MICS”, volto a fornire l’impostazione di base alle nuove leve e l’aggiornamento professionale ai lavoratori già in attività.
L’occasione per mostrare ai visitatori le attività formative riguardanti MICS Abilitazioni macchine e attrezzature è stata offerta dalla terza edizione del Gruista dell’anno, la manifestazione organizzata dal Formedil (Ente nazionale per la formazione e l’addestramento professionale in edilizia) per individuare il miglior operatore e che quest’anno ha visto prevalere il toscano Felice Lorizzo. L’iniziativa ha coinvolto dieci manovratori esperti provenienti dalle Scuole Edili di Puglia, Avellino, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Venezia, Frosinone, Mantova, Pisa e Vicenza. E ha permesso di mettere in mostra le abilità richieste quotidianamente per lavorare in cantiere e le competenze che si acquisiscono grazie ai corsi delle Scuole edili.
“Finalmente le gru sono arrivate anche qui. Le abbiamo fortemente volute per cominciare una nuova avventura che non ci terrà soltanto con i piedi per terra ma ci consentirà anche di alzare gli occhi al cielo - ha dichiarato Andrea Negri, presidente di Made Expo -. Il lavoro nel campo delle costruzioni si svolge in cantiere ed è lì che vogliamo andare per rappresentare al meglio il comparto all’interno della nostra fiera. In particolare, abbiamo voluto assegnare un posto rilevante alla formazione che ha un ruolo fondamentale per aumentare i livelli di sicurezza nel settore”.
Gli ha fatto eco il presidente del Formedil, Massimo Calzoni: “Ringraziamo Made Expo che ha ospitato quest’anno la finale del Gruista dell’anno, una gara che rappresenta un importante momento di contatto fra il mondo della formazione e il mercato e che consente di far conoscere all’esterno il lavoro che ogni giorno mettiamo in campo per migliorare gli standard di sicurezza e aumentare la professionalità degli operatori che svolgono un lavoro difficile e pericoloso”.
La manifestazione è stata anche l’occasione per firmare un importante protocollo di intesa finalizzato a ridurre gli infortuni sul lavoro nel comparto. A siglarlo è stato il Formedil insieme con le principali associazioni di settore aderenti a Federcostruzioni: Anima-Ucomesa, Anima-Aisem, Ascomac Cantiermacchine, Ascomac Unicea, Federunacoma-Comamoter. La collaborazione prevede un ampliamento dell’offerta formativa attraverso la diffusione dell’innovazione tecnologica. Si vuole inoltre puntare su istruzione e aggiornamento delle fasce professionali impiegate in funzioni tecniche, operative e/o gestionali allo scopo di colmare il vuoto formativo lasciato dai corsi di studio tradizionali (istituti tecnici e facoltà universitarie tecniche attinenti il settore) in questo settore.
“La nostra associazione, insieme con le altre, ha deciso di firmare questo accordo poiché consente di puntare sulla formazione situata, ossia realizzata in cantiere, piuttosto che limitarsi all’e-learning. Riteniamo infatti che solo la pratica consenta di raggiungere quegli accorgimenti necessari per garantire al cantiere operatori in grado di lavorare in sicurezza” ha dichiarato Luca Turri, presidente di Ucomesa, l’Unione Costruttori macchine edili, stradali, minerarie ed affini aderente ad Anima. “Anima si occuperà della formazione degli insegnati del Formedil con l’obiettivo di trasmettere loro tutte le informazioni necessarie per istruire gli operatori in maniera congruente e secondo le caratteristiche delle macchine” ha aggiunto.