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Macchine Movimento Terra: un segno positivo

Macchine per costruzioni di
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Nel primo semestre 2010, il mercato italiano delle macchine movimento terra e da cantiere ha registrato, per la prima volta dal 2008, un lieve segnale positivo rispetto al 2009: + 13,2 %

Si tratta di un dato numerico che va analizzato con molta attenzione e senza facili illusioni soprattutto per le cause, temporalmente limitate, che lo hanno determinato e riconducibili essenzialmente alla legge Tremonti.

La scadenza della stessa a fine Giugno, ha indotto infatti gli operatori del settore anche ad anticipare gli investimenti in macchinari che altrimenti sarebbero caduti nella seconda metà del'anno.

Effimera controtendenza se si considera più in generale la crisi del settore delle costruzioni e delle infrastrutture e, conseguentemente, quello delle macchine da cantiere e per il movimento terra che dal 2008 è stato colpito da un vero crollo della domanda: - 48% sul 2008, anno in cui è cominciata la crisi e ulteriore – 17% nel primo trimestre 2009.

A giugno 2010 sono state complessivamente vendute in Italia 7.682 macchine movimento terra e da cantiere (non sono conteggiate in questo totale le macchine stradali quali rulli e vibrofinitrici) contro le 6.786 del 2009 e le 12.922 del 2008.

"Nonostante il segno positivo dei primi mesi siamo molto preoccupati per quello che potrà succedere nella seconda parte dell'anno", afferma l’Ing. Amedeo Esposito, Presidente di Cantiermacchine.“Il settore delle costruzioni, vero driver del nostro mercato, è fermo e non si vedono segnali di ripresa. Gli investimenti in costruzioni sono stimati in calo del 7,1% anche nel 2010 dopo un calo di oltre il 10% registrato negli ultimi 2 anni. Gli incentivi aiutano solo se sono strumentali ad agganciare una ripresa; la vera medicina per curare il mercato sono gli investimenti necessari per far ripartire i cantieri."

“La cruda realtà è che il mercato delle macchine movimento terra si è dimezzato e non si vedono quei segnali di ripresa che cominciano ad essere più consistenti in altri settori dell'industria trainati dall'export. Servono lavori ed opere più che incentivi, serve una accelerazione delle procedure per rendere utilizzabili le risorse disponibili per nuove infrastrutture ed aprire nuovi cantieri, serve dare ossigeno alle aziende sbloccando i loro crediti verso la pubblica amministrazione".

“La situazione è difficilissima e lo diverrà ancora di più nella seconda parte dell'anno mettendo a rischio l’esistenza stessa di aziende e migliaia di posti di lavoro, se non saranno prese decisioni rapide ma strutturali per far ripartire il settore delle costruzioni, che rappresenta un motore importante per l'economia del nostro Paese."

Le priorità indicate da Cantiermacchine:
- Sbloccare le risorse per i programmi infrastrutturali del Paese
- Rilanciare il Piano Casa
- Garantire i pagamenti dovuti alle imprese dalla Pubblica Amministrazione per i lavori eseguiti, anche attraverso un intervento della Cassa Depositi e Prestiti
Agevolare l’accesso al credito per le PMI
- Favorire il rinnovamento del parco macchine per contribuire a migliorare l'ambiente, la salute e la sicurezza in cantiere costruendo un futuro sostenibile

INFO:Dati Mercato Italia Macchine