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Manovra correttiva: la regolarizzazione degli immobili fa discutere

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Presentata la manovra correttiva da 24 miliardi di euro. Tra le varie misure, di particolare interesse è quella relativa alla manovra catastale: sarà possibile regolarizzare i cosiddetti immobili non censiti in catasto


Ecco la Manovra correttiva da 24 miliardi di euro, 12 per il 2011 e altrettanti per il 2010. Consiglio dei Ministri di un'ora e mezza per l'approvazione, ma prima una riunione del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi con il ministro dell'economia,Giulio Tremonti, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta.

Le trattative si sono protratte fino all'ultimo e alcuni nodi sarebbero ancora da chiarire. La manovra sarebbe stato approvata con la formula ''salvo intese''. Approfondimenti sarebbero ancora in corso.

Tra le varie misure, di particolare interesse è quella relativa alla manovra catastale. Sarà possibile regolarizzare i cosiddetti immobili 'fantasma'. Secondo le indagini dell'Agenzia del Territorio sarebbero 2 milioni gli immobili che non sono censiti in catasto.

A gestire l'operazione saranno i comuni, che saranno incentivati a far aumentare il gettito dalla lotta all'evasione: ad essi andra' infatti il 33% delle maggiori entrate. Le domande di regolarizzazione dovranno essere presentate entro il 31 dicembre 2010.

Il Ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, è intervenuto a margine della presentazione del rapporto sul contrasto all'illegalita' ambientale e si e' espresso così in merito alla possibilita' che nella manovra messa a punto dal governo sia contenuta una nuova ipotesi di condono edilizio: “E' una falsa informazione. Non c'e' nessun condono edilizio, cosa che sarebbe molto negativa''.

Di diverso avviso è il Consiglio Nazionale degli Architetti, che ha commentato la misura. ''L'ipotesi che, con il pagamento di una lieve sanzione amministrativa, sia possibile procedere alla indiscriminata regolarizzazione di tutti gli immobili realizzati abusivamente sul territorio nazionale appare sconcertante''.

''Pur comprendendo la necessita' dell'Esecutivo di reperire ingenti risorse economiche per la Manovra Finanziaria'', il Consiglio Nazionale degli Architetti esprime ''la propria contrarieta' verso possibili generici provvedimenti di sanatoria del patrimonio edilizio, realizzati in assenza di autorizzazione e in contrasto con gli strumenti urbanistici''.

''Un eventuale censimento degli immobili fantasma - prosegue - oltre a premiare di fatto gli abusi e penalizzare invece chi, tra professionisti e committenti, ha operato nel rispetto delle regole e della collettivita' costituirebbe, infatti, uno vulnus irreparabile per il territorio e per l'ambiente che costituiscono una delle principali risorse, anche economiche, del Paese''.