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Marmomacc si pone al servizio delle imprese

Materiali da costruzione di
La manifestazione veronese si propone come punto di riferimento del settore


Una «piattaforma» internazionale al servizio delle imprese, delle istituzioni e delle associazioni di categoria. Capace di promuovere il meglio del made in Italy in termini di prodotti, design e macchinari per la lavorazione. E di utilizzare la cultura come veicolo principale per diffondere in Italia e nel mondo la cultura dell’uso della pietra nella moderna architettura.

Marmomacc, la Mostra internazionale di marmi, pietre, design e tecnologie, in programma dal 30 settembre al 3 ottobre prossimi a Veronafiere (www.marmomacc.com), che è stata presentata, per la parte culturale, nei giorni scorsi a Milano, si conferma l’appuntamento mondiale di riferimento del comparto, che solo in Italia impiega circa 60mila addetti in oltre 11mila aziende tra industriali e artigiane, per un valore di 3 milardi di euro di volume d’affari.

Se lo scorso anno ha chiuso con più di 63 mila visitatori, di cui il 44 per cento esteri da oltre 120 Paesi, ospitando 1.536 espositori da 54 Stati, su una superficie netta complessiva di 77 mila metri quadrati espositivi, per l’edizione 2009 le domande di iscrizione sono al momento in linea con il 2008, un fatto che dimostra, nonostante il periodo di forte rallentamento del settore, la voglia di reagire da parte delle imprese.

I dati evidenziano una tenuta del mercato nel 2008, ma previsioni di una contrazione significativa nel 2009. Secondo le elaborazioni di Confindustria Marmomacchine, l’export di macchinari ha raggiunto, a fine 2008, gli 826 milioni di euro contro gli 851 del 2007. Per quanto riguarda il marmo, il granito e le pietre ornamentali, le esportazioni 2008 hanno fatto registrare un -5,3 per cento in volume e un -6,9 per cento in valore (2,7 milioni di tonnellate di lavorati, contro i 2,9 milioni del 2007, per un valore di 1 miliardo 480 milioni di euro contro il miliardo e 580 milioni dell’anno precedente).

«La situazione mondiale è complessa», afferma Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, «e il comparto marmo-lapideo non fa eccezione. Le vendite sono calate, così come l’import di materiale, che si traduce in una minore quantità di trasformazione di prodotto per i nostri distretti. Le previsioni per il 2009 non sono rosee, sebbene qualche timido segnale di ripresa da oltre Atlantico stia arrivando. Ci auguriamo però che la manifestazione possa portare un po’ di fiducia nella filiera, e con essa la voglia di ripartire. In tal senso Veronafiere sta già operando per dare risposte concrete a tutte le esigenze delle aziende in stretto rapporto con i distretti produttivi».

«Il segnale che arriva dalle aziende», osserva Claudio Valente, vicepresidente vicario di Veronafiere, «è quello di affrontare la crisi, cercando nuovi mercati e nuovi sbocchi commerciali. Il nostro compito è di essere a fianco delle imprese, aiutandole ad individuare proprio questi mercati dinamici per favorire le opportunità di crescita, anche attraverso gli eventi culturali, le sperimentazioni e la formazione per architetti che ogni anno Marmomacc propone».