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Meno grandi opere, sempre piu` impianti energetici.

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Dei 102 progetti in attesa del decreto di approvazione, solo 30 riguardano le infrastrutture


Sono 102 i progetti in attesa del parere o del decreto di valutazione di impatto ambientale che il Governo Berlusconi ereditera`dal precedente governo. Di questa “lista d’attesa” solo 30 richieste appartengono alla categoria delle infrastrutture di trasporto (dove prevalgono le strade con 12 proposte e i porti con 9), mentre ben 50 interventi riguardano impianti energetici, con una predominanza di centrali termoelettriche e metanodotti, ma anche l`arrivo piu` recente di impianti eolici e siti di stoccaggio gas.

A questi 50 progetti si potrebbero aggiungere altri 6 progetti del settore idrocarburi che riguardano prevalentemente l`estrazione, portando cosi` a 66 gli interventi energetici in senso lato.
Sei i progetti fermi che riguardano invece attivita` di trattamento dei rifiuti.

Il dato dei 102 progetti ancora in attesa del decreto (e nella maggior parte dei casi anche del parere) e` quello che si ricava esaminando, opera per opera, l`elenco dei progetti``aperti``, pubblicato sul sito del Ministero dell`Ambiente, aggiornato al 22 aprile 2008. Il sito non tiene evidentemente conto degli esiti, non ancora verbalizzati, della seduta plenaria dell`11 aprile scorso, in cui sono stati approvati i pareri positivi per il rigassificatore di Porto Empedocle e per l`autostrada Palermo-Agrigento.

Di questi 102 progetti in attesa, 55 sono stati presentati da oltre sedici mesi, vale a dire nel periodo 2002-2006. Qui prevalgono gli interventi infrastrutturali classici, di grandi opere rimaste incagliate nel percorso della valutazione ambientale o anche nell`iter di approvazione del progetto sul territorio. Ci sono infrastrutture stradali strategiche come la Barberino-Incisa Valdarno sulla A1, mentre fra le opere bloccate che dovrebbero essere rilanciate energicamente dalla nuova maggioranza di centro-destra, la Cecina-Civitavecchia (sospesa in attesa di trovare una soluzione condivisa) e il corridoio autostradale Civitavecchia-Orte-Mestre.
A questa ultima categoria delle opere in via di scongelamento potrebbero appartenere anche le opere ferroviarie connesse al Ponte sullo stretto per cui la richiesta e` stata presentata nel 2003.

La fotografia che emerge dai progetti fermi da` il senso di un sostanziale cambiamento settoriale e della grande attenzione che anche il mondo infrastrutturale rivolge oggi alla questione energetica: 18 centrali termoelettriche o a ciclo combinato e tre a carbone, 11 metanodotti, 7 rigassificatori, 5 impianti eolici, 3 siti di stoccaggio del gas e 3 elettrodotti.

Dei 37 progetti presentati nel corso del 2007,24 appartengono alla categoria energetica: cinque centrali termoelettriche o a ciclo combinato, tre progetti di metanodotto, tre siti di stoccaggio gas.

Tra i dieci progetti registrati nel 2008, invece, ben quattro rappresentano impianti eolici. Tra le infrastrutture di trasporto presentate nel 2007-2008 prevalgono i 5 progetti portuali.

Il nodo della valutazione di impatto ambientale e` tornato al centro della campagna elettorale nel capitolo infrastrutture. Ma il tema sembra destinato a tornare anche al centro dell`azione di governo, con la fusione dei Ministeri delle Infrastrutture, dei Trasporti e dell`Ambiente, che Silvio Berlusconi sta mettendo in cantiere. Fatto non trascurabile: il candidato a guidare questo superdicastero e` Altero Matteoli che, da ministro dell`Ambiente del Governo Berlusconi 2001-2006, aveva gia` avuto modo di teorizzare un ministero dell`Ambiente non antagonista a quello delle Infrastrutture (altri sostengono, viceversa, che questa fusione evidenzia un conflitto di interessi). E non a caso negli anni fra il 2001 e il 2005, la Commissione ha corso, producendo 182 pareri, alla media di 39,4 l`anno e con il 92% di pareri positivi (sia pure con prescrizioni). Nel periodo 2006-2008, invece, i pareri firmati sono stati solo 42 a una media di 19,6 l`anno, con il 71% di si`.