Non solo sport: Milano-Cortina 2026 è l’occasione per riscrivere l’infrastruttura d’Italia. Un piano ambizioso da 3,1 miliardi di euro promette di lasciare un’impronta duratura nei territori, trasformando le Olimpiadi Invernali in un volano di sviluppo reale per tutto il Paese.
Un investimento pubblico senza precedenti che coinvolge attivamente anche gli enti locali e mette il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al centro della cabina di regia. L’obiettivo è chiaro: prepararsi ai Giochi Olimpici realizzando opere utili ben oltre il 2026.
Milano-Cortina 2026: la ripartizione delle risorse
Nel dettaglio, sono circa 945 milioni di euro le risorse assegnate a impianti sportivi e strutture direttamente funzionali agli eventi olimpici. Una cifra significativa, che consentirà non solo di costruire nuove sedi, ma anche di adeguare quelle esistenti agli standard internazionali.
Ma la vera trasformazione riguarda la rete dei collegamenti. Per le infrastrutture stradali è previsto un investimento da 1.642 milioni di euro, destinato a migliorare accessibilità e sicurezza in molte aree coinvolte nei Giochi. A completare il piano, 515 milioni di euro andranno alle infrastrutture ferroviarie, con l’obiettivo di rafforzare il trasporto pubblico e facilitare gli spostamenti tra i territori olimpici e le grandi città.
Alla guida di questo grande progetto c’è il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che ha voluto fortemente l’investimento, sottolineando come queste opere rappresentino un’eredità concreta per le comunità.
L’evento olimpico, insomma, diventa occasione per colmare ritardi, attivare cantieri e costruire un futuro più connesso ed efficiente. E mentre il conto alla rovescia verso Milano-Cortina 2026 prosegue, il Paese si prepara a un appuntamento che promette molto più di una sfida sportiva.