Mose: scopriamo la nuova strategia per completarlo

Lavori pubblici di Marco Zibetti
Giovannini: “Grazie a questa operazione si accelera il completamento del Mose, opera necessaria per Venezia e per l’area circostante, senza aumentarne i costi”

Il Mose acronimo di Modulo sperimentale elettromeccanico, rappresenta un’opera fondamentale per il futuro di Venezia. Va assolutamente completato. Scopriamo la nuova strategia per raggiungere l’obiettivo.

I risparmi, pari a 538,42 milioni di euro, derivanti da minori oneri finanziari sui mutui contratti per la realizzazione del sistema Mose di Venezia saranno destinati al completamento e alla messa in esercizio dell’opera, a interventi paesaggistici e ambientali e alle attività di manutenzione.

Il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) ha deliberato, su proposta del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, di riprogrammare le risorse derivanti da risparmi sugli interessi sui mutui contratti dal Consorzio Venezia Nuova con la Banca europea per gli investimenti (Bei) e con Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) per dare immediata copertura finanziaria agli interventi di completamento del Mose, a quelli migliorativi e di verifica tecnica di alcune parti dell’opera già ultimate e alla prosecuzione delle attività di salvaguardia della laguna.

Il commento del Ministro Giovannini

“Il Mose è un’opera fondamentale per la protezione di Venezia e del suo capitale culturale, artistico e naturale. Sono molto soddisfatto di questa decisione del Cipess, che segue altre importanti iniziative volte a preservare un’area così delicata - ha commentato il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini -. La delibera consente infatti di rafforzare gli interventi per la tutela di Venezia e della sua laguna, patrimonio del mondo. Grazie a questa operazione si accelera il completamento di un’opera necessaria per la città e per l’area circostante, senza aumentarne i costi”.

La delibera adottata dal Cipess, infatti, effettua una riprogrammazione di risorse senza comportare un aumento dei costi complessivi del sistema Mose. Il provvedimento sarà efficace appena registrato dalla Corte dei Conti.


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