Dopo due anni di rallentamento, il mercato dei mutui ipotecari in Italia ha ripreso a correre, trainando con sé anche il settore immobiliare. Il 2024 si è chiuso con numeri in netta ripresa e con segnali di fiducia da parte di famiglie e imprese, che tornano a investire sulla casa e sull’attività produttiva. A confermarlo è il Rapporto Mutui Ipotecari 2025 elaborato dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, che fotografa un anno di espansione sia per numero di operazioni sia per valore complessivo dei finanziamenti.
Secondo i dati, le unità immobiliari e i terreni oggetto di ipoteca nel 2024 sono stati 771.351, con un aumento del 5% rispetto all’anno precedente. Il capitale erogato ha superato i 108,8 miliardi di euro, segnando un balzo del 21,5% in dodici mesi. Un risultato che, dopo la frenata del biennio 2022-2023, riporta i volumi su livelli pre-pandemia.
Sul fronte della composizione, circa il 71% degli atti riguarda immobili residenziali, per un capitale pari a oltre 40 miliardi di euro, mentre le operazioni miste, che comprendono unità abitative e non abitative, rappresentano il 18% del totale, con una crescita del capitale finanziato del 30,4%. I mutui per immobili non residenziali, pur pesando solo per il 7,6% del numero complessivo, assorbono oltre il 43% dei capitali, pari a 47 miliardi, in aumento del 33,7%. Anche i terreni mostrano un andamento positivo, con +6,5% del capitale e +7,9% degli atti.
La geografia dei mutui conferma la prevalenza del Nord, che concentra il 60,8% delle unità ipotecate e quasi 65 miliardi di euro di capitale. Il Centro, pur mantenendo circa un quinto delle operazioni, segna una contrazione dei finanziamenti (–6,4%), mentre il Sud registra un deciso rimbalzo: +23% di capitale erogato e +3,9% di immobili ipotecati.
I tassi medi ponderati alla prima rata si attestano al 4,98%, con un lieve incremento rispetto al 2023. Gli atti residenziali restano i più convenienti (3,65%), mentre i mutui misti e quelli non residenziali risultano più costosi (6,75% e 5,40%). La durata media dei finanziamenti è di 18 anni, ma sale a oltre 25 per le abitazioni e scende a 14,4 per gli immobili d’impresa.
Mutui ipotecari: non tutti finanziano il mercato immobiliare
Un capitolo rilevante del Rapporto riguarda la destinazione del capitale ipotecato: nel 2024, il 63% delle unità e il 34% del capitale hanno finanziato direttamente il mercato immobiliare, mentre quasi la metà delle somme (il 49,9%) è confluita in attività economiche extra-settore. In quest'ambito, l’incremento è stato notevole (+33,9%), segno di un crescente ricorso ai mutui ipotecari come leva per sostenere investimenti produttivi. Il Nord guida anche questa tendenza, assorbendo oltre la metà dei capitali extra-immobiliari (+41,6%), mentre il Centro mostra una riduzione del 19%.