Se stai pensando di accendere un mutuo o vuoi semplicemente capire come si sta muovendo il mercato del credito immobiliare, ciò che stai per leggere ti darà un’idea chiara (e aggiornata) dell’evoluzione di uno degli indicatori più significativi: il ticket medio, ovvero l’importo medio dei mutui erogati. Scopri cosa è successo negli ultimi dieci anni e cosa sta accadendo ora.
Kìron Partner SpA, società di mediazione creditizia del Gruppo Tecnocasa, ha analizzato l’andamento storico del ticket medio sulla base di 165.376 pratiche concluse in Italia tra il 2014 e il 2024 dalla sua rete di agenzie.
Per oltre sette anni, dal 2014 al 2021, l’importo medio nazionale (relativo al terzo trimestre di ogni anno) è rimasto piuttosto stabile, oscillando tra i 110.000 e i 115.000 euro.
Nel 2022, però, si è verificata una netta impennata, con una media che ha superato i 122.000 euro. L’anno successivo ha segnato un’inversione, scendendo a 113.000 euro, per poi risalire nel 2024 fino a 119.211 euro, con un incremento del 4,7% rispetto all’anno precedente.
Mutui: l’analisi dell’andamento degli importi medi
Secondo gli esperti di Kìron, questo andamento è stato determinato da una combinazione di fattori, strettamente legati all’evoluzione del mercato immobiliare e ai movimenti dei tassi di interesse.
Dopo la pandemia, la domanda di case ha subito una trasformazione: nuove esigenze abitative hanno spinto i prezzi degli immobili verso l’alto e, complice il contesto di tassi molto bassi, i mutuatari hanno potuto richiedere importi più elevati.
In una seconda fase, l’aumento dei tassi ha frenato l’accesso al credito e rallentato le compravendite. Tuttavia, nel 2023, la situazione si è riequilibrata. Il calo dei tassi ha riacceso l’interesse degli acquirenti, mentre i prezzi degli immobili hanno mantenuto una certa stabilità, contribuendo alla ripresa del mercato.
Un quadro dinamico, in continua evoluzione, che dimostra come ogni scelta legata ai mutui sia strettamente connessa al contesto economico e ai cambiamenti sociali.