Mutui: quali sono i più scelti dalle famiglie italiane?

di Marco Zibetti
Oggi vi proponiamo un’analisi aggiornata sui mutui in Italia: prima casa in testa, cresce la surroga e resta dominante il tasso fisso. Scopriamo di più

Se stai pensando di richiedere un mutuo, capire come si muove il mercato può fare la differenza. I dati più recenti offrono uno sguardo chiaro sulle preferenze degli italiani e sull’evoluzione dei finanziamenti per la casa, rivelando tendenze che potrebbero influenzare le scelte dei prossimi mesi.
Gli esperti di Kìron, società di mediazione creditizia del Gruppo Tecnocasa, hanno analizzato i mutui casa erogati sul territorio nazionale nella prima parte del 2025, confrontando i risultati con quelli del 2024. L’obiettivo era tracciare un quadro aggiornato delle richieste e delle dinamiche che caratterizzano il settore.
Emergono dati interessanti sulle finalità dei mutui: la prima casa rimane predominante, con il 91,1% delle richieste (era il 93,1% nel I semestre 2024). La seconda casa registra una leggera flessione all’1,9% (2,1% nel 2024), mentre crescono le operazioni di sostituzione e surroga, salite al 5,4% rispetto al 3,1% dell’anno precedente. I mutui destinati a costruzione o ristrutturazione rappresentano lo 0,7%, mentre le richieste per consolidamento e liquidità si attestano allo 0,8%.

Mutui: durata media e tipologia di tasso

Per quanto riguarda la durata, il mutuo medio in Italia si allunga leggermente, passando da 26,6 anni del 2024 a 26,8 nel 2025. La maggioranza delle operazioni (82,3%) rientra nella fascia 21-30 anni, il 17,7% nella fascia 10-20 anni, e meno dell’1% è inferiore ai 10 anni. L’importo medio erogato si conferma in crescita, raggiungendo 127.234 euro.
Sul fronte dei tassi, la scelta più diffusa resta il tasso fisso, privilegiato da 94 mutuatari su 100 per la sicurezza che offre. Cala drasticamente l’opzione variabile, che coinvolge circa 1 su 100, così come il tasso variabile con CAP. In controtendenza, cresce il numero di chi opta per il tasso misto, pari a 5 mutuatari su 100.
Questo quadro evidenzia come gli italiani mantengano una propensione alla stabilità, privilegiando sicurezza e durata, ma mostrino anche apertura verso soluzioni più flessibili come il tasso misto.


Questo sito utilizza i cookies per offrirti un'esperienza di navigazione migliore. Usando il nostro servizio accetti l'impiego di cookie in accordo con la nostra cookie policy.