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Nasce la Federazione degli Ordini Architetti di Puglia. Eletto presidente Massimo Crusi

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Costituita dopo circa un trentennio di tentativi, la Federazione nasce con la funzione di coordinamento e “di servizio” nei confronti degli Ordini aderenti e dei loro iscritti


Al servizio degli architetti pugliesi, con un ventaglio di attività quanto mai ampio e articolato e con una funzione strategica di rappresentanza. E’ la Federazione Regionale Ordini Architetti PCC di Puglia, costituita alla fine del 2012, e che ha eletto, nel corso della riunione del Consiglio di Federazione, il suo Presidente, Massimo Crusi, presidente Ordine Architetti di Lecce. Insieme al Presidente, definite le altre cariche di governo: Vicepresidente Giuseppe D’Angelo, Presidente Ordine Architetti Bat; Segretario Fulgenzio Clavica, Presidente Ordine Architetti Brindisi; Tesoriere Vincenzo Sinisi, Presidente Ordine Architetti Bari; Consiglieri Piero Dione, Presidente Ordine Architetti Taranto, e Augusto Marasco, Presidente Ordine Architetti Foggia.

Costituita nel dicembre scorso, dopo circa un trentennio di tentativi, la Federazione, che avrà sede per il mandato di presidenza presso l’Ordine di Lecce, Galleria Piazza Mazzini, nasce con la funzione di coordinamento e “di servizio” nei confronti degli Ordini aderenti e dei loro iscritti. Al tempo stesso, come da Statuto, sarà estremamente differenziato il ventaglio delle attività e delle iniziative, e strategica la funzione di rappresentanza del mondo degli architetti pugliesi “nei rapporti con il livello regionale delle associazioni di categoria, sindacati, Enti pubblici e Privati”.

Contemporaneamente, e tra le altre, svolgerà, “azioni di coordinamento, senza ledere l’autonomia delle singole rappresentanze, tra gli stessi Ordini pugliesi nelle questioni di competenza dei singoli Consigli provinciali”; formulerà pareri sulla legislazione tecnica e urbanistica a livello regionale; svolgerà azioni di coordinamento con le altre Federazioni o Consulte e il Consiglio Nazionale di categoria; promuoverà e coordinerà sul piano regionale attività di aggiornamento tecnico e culturale e di formazione permanente; funzionerà da snodo informativo per permettere agli architetti pugliesi un aggiornamento costante sui temi della professione; si impegnerà perché tutti gli Ordini aderenti siano impegnati nelle commissioni costituite in seno al Consiglio Nazionale dell’Ordine.

Era da tempo”, commenta il neo presidente Massimo Crusi, “che come singole realtà, ecome professionisti, avvertivamo la necessità di un raccordo regionale, capace di consentirci un respiro ampio, poiché rappresentativo di tutti gli Ordini, nel confronto interno alla categoria, nella interlocuzione con i livelli sovra territoriali istituzionali e nella relazione con il Consiglio Nazionale architetti. I tempi erano dunque più che maturi per la creazione di una Federazione pugliese, che consentisse un salto di qualità verso una relazione forte e strutturata tra tutti noi. Sono convinto che il lavoro comune e condiviso, collegiale, con tutti i Presidenti degli Ordini, consentirà quella interlocuzione forte e autorevole e quel confronto ampio di cui si avvertiva da tempo il bisogno.

La nostra professione vive un momento delicato di svolta, l’architettura e la pianificazione urbanistica sono sempre più legate non solo alla trasformazione urbana ma anche e soprattutto alle modalità con cui le comunità progettano e orientano la loro crescita e il loro sviluppo. Il passaggio dai vecchi ai nuovi strumenti normativi impone a noi tutti un salto di qualità, e una consapevolezza ulteriore, a tutto tondo. Esattamente i temi su cui come Federazione regionale siamo fin da oggi impegnati”.

Da tempo volevamo la Federazione”, commenta il vicepresidente Giuseppe D’Angelo. “Avere un organismo che permetta il dialogo con amministrazioni e enti regionali è sempre stato un nostro concreto obiettivo per la tutela del paesaggio, per la salvaguardia del patrimonio esistente e per la qualità dell’architettura. In questo modo si rafforza il nostro impegno su tre importati sfide come le nuove procedure per le valutazioni ambientali strategiche, i presidi regionali di protezione civile e lo screening del patrimonio esistente”.