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Nel cuore di Expo con due mesi di anticipo

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La mostra “Building the Expo” anticiperà i progetti e i materiali utilizzati per la produzione dei padiglioni self built e corporate

Grande attesa per la mostra “Building the Expo” che, due mesi prima di Expo 2015, anticiperà i progetti, le soluzioni e i materiali utilizzati per la realizzazione dei padiglioni self built e corporate di Expo 2015, mediante una mostra e un ciclo di lezioni inerenti i manufatti selezionati.

A cura della professoressa Luisa Collina, delegata del Rettore per EXPO e Grandi Eventi del Politecnico di Milano, la mostra e i seminari saranno organizzati nell’ambito della fiera MADE expo, in programma a Milano dal 18 al 21 marzo 2015. Coerentemente ai contenuti e alle specificità della manifestazione, entrambi gli eventi si focalizzano sui caratteri costruttivi e tecnologici dei diversi padiglioni self built e corporate di Expo 2015.
A due mesi dall’inaugurazione hanno già aderito Padiglione Italia (Nemesi Studio), Angola (Masterplanstudio), Brasile (Studio Arthur Casas), Cina (Studio Link-Arc), Giappone (Atsushi Kitagawar), Moldavia (Studio Gorgona Architecture & Design), Santa Sede (Studio Quattroassociati), Slovenia (SoNo Architects), Russia (Studio Speech), inoltre hanno confermato Coca Cola (Peia & Associati) e Slow Food (Herzog & De Meuron). In fase di definizione, invece, la partecipazione dei padiglioni di Israele (Knafo Klimor Architects), Usa (Biber Architects), Turchia (Genius Loci), Emirati Arabi Uniti (Foster+Partners), Bahrein (Studio Anne Holtrop), Regno Unito (Wolfgang Buttress).

Particolare attenzione è dedicata alla relazione tra identità nazionale e scelte progettuali, riflettendo come il rapporto tra filiere alimentari e luogo sia oggi ancora molto profondo, a fronte di un legame, ormai debole, tra materiali e componentistica edilizia e loro provenienza geografica. Un’ulteriore attenzione, infine, è dedicata al tema della sostenibilità, del recupero e della reversibilità di tali architetture effimere.

«Se durante Expo la nostra attenzione sarà catturata prevalentemente dagli allestimenti e dalle scenografie delle installazioni - spiega Luisa Collina - con Building the Expo ci si vuole soffermare sui contenuti più tecnologici delle diverse realizzazioni: l’obiettivo è di mettere in scena un grande abaco, una sorta di tavola periodica degli elementi costruttivi e dei materiali dell’esposizione universale di Milano ormai prossima».

L’evento, che ha avuto il supporto di ICE, è patrocinato da Expo 2015, Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori.