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Nuovo calo del mercato immobiliare. Fanno eccezione grandi città e immobili industriali

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Flessione è contenuta nel residenziale, che perde solo l’1% rispetto al secondo trimestre dell’anno precedente. Cali superiori al 5% nel settore commerciale, nel terziario e nelle pertinenze


Dopo il risultato positivo dei primi tre mesi dell’anno, dovuto agli effetti del nuovo regime fiscale in materia di imposte di registro, ipotecaria e catastale, il mercato immobiliare segna, nel secondo trimestre, un nuovo calo pari al 3,6% rispetto all’analogo periodo del 2013. In controtendenza, invece, risalgono dell’1,8%, le compravendite di abitazioni nelle città capoluogo e del 10,3% quelle degli immobili industriali.

In generale, la flessione è contenuta nel settore residenziale, che perde solo l’1% rispetto al secondo trimestre dell’anno precedente, mentre si registrano cali superiori al 5% nel settore commerciale (-5,1%), nel terziario (-6,9%) e nelle pertinenze (-5,1%). Sono questi i principali dati di sintesi che emergono dalla Nota trimestrale pubblicata oggi dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate.

Geografia del mercato immobiliare - La flessione delle compravendite di case è più marcata al Sud, dove il calo è pari a -4,3% e più contenuta al Nord, -0,3%, con un’inversione di tendenza al Centro, dove le compra vendite sono in crescita dell’1,7%, rispetto al secondo trimestre del 2013. Per il settore terziario, invece, la contrazione maggiore si registra al Centro (-22,3%), seguito dal Sud (-4,3%), e in coda il Nord (-2,2%). Calo generalizzato di vendite degli immobili commerciali in tutta la penisola, con il Sud in testa (-9%) e a breve distanza il Centro (-8,8%), in chiusura il Nord (-0,7%). Il comparto produttivo dà segnali di ripartenza al Nord e al Centro, con volumi di vendite che salgono rispettivamente del +16,2% e del +9,1%; il Sud invece perde l’8,5%.

Le grandi città e l’hinterland - Complessivamente, nel secondo trimestre dell’anno, aumentano del 3,8% le compravendite di abitazioni nelle otto maggiori città italiane, mentre i comuni delle rispettive province perdono l’1,2%. Spiccano i rialzi di Firenze (+12,6%), Bologna (+10,8%) e Genova (+10,3%), seguiti da quelli di Palermo (+7%), Milano (+6,9%) e Roma (+3,9%). Di contro, a Torino e a Napoli le vendite di case sono in discesa, rispettivamente del -5,5% e del -6,3%. Nelle province delle principali città le perdite più elevate si registrano in quella di Bologna (-6,7%) e di Genova (-4,8%). Più contenute invece sono le flessioni nell’hinterland di Milano (-2,9%), Torino (-2%) e Palermo (-1,7%). Positivo il mercato nelle province di Napoli (+2%) e Roma (+0,9%), ma i l primato spetta a quella di Firenze che raggiunge il +9,7% rispetto al secondo trimestre 2013.

Per saperne di più - Per maggiori informazioni e ulteriori dettagli è possibile consultare la Nota trimestrale Omi del secondo trimestre 2014 sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.it, seguendo questo percorso: Documentazione > Osservatorio del mercato immobiliare > Pubblicazioni > Note trimestrali.